(Reuters Health) – Dormire meno di quattro ore in un giorno può avere su chi guida lo stesso effetto dell’alcol su chi guida, aumentando il rischio di essere causa di un incidente stradale. È quanto ha evidenziato una ricerca pubblicata su Sleep e guidata da Brian Tefft, della AAA Foundation for Traffic Safety di Washington.
Lo studio
Il ricercatore americano ha analizzato i dati relativi a oltre 6.800 incidenti stradali tra il 2005 e il 2007, in cui i conducenti erano stati intervistati, in un precedente studio, da personale del Dipartimento dei Trasporti americano. Tefft ha quindi diviso i conducenti in ‘colpevoli’ di incidente, in cui errori, azioni od omissioni li rendevano responsabili, e coloro che non lo erano e per i quali l’incidente era stato dovuto a fattori esterni come guasti o problemi attribuibili alle infrastrutture (segmali stradali, ecc).
Dai risultati è emerso che le persone che dormivano meno di sette ore a notte avevano una maggiore probabilità di essere colpevoli di incidente. Questo rischio era ancora più pronunciato se il conducente dormiva meno di quattro ore. E i conducenti che avevano riferito di aver dormito meno di quattro ore a notte hanno corso“rischi di incidente” simili a coloro che guidavano con concentrazioni di alcool nel sangue di 0,12 g/dL.
Complessivamente, il 78% dei conducenti non colpevoli e il 70% dei conducenti colpevoli hanno riferito di aver dormito da sette a nove ore nelle 24 ore prima dell’incidente. Inoltre, i conducenti che avevano recentemente cambiato le abitudini di sonno o l’orario di lavoro mostravano un aumento di circa il 30% del rischio di causare incidenti.
I commenti
“Indipendentemente dalla privazione del sonno, l’alterazione dell’orologio biologico può aumentare il rischio di causare incidenti”, conclude Tefft. Secondo Sanjay Patel, dell’Università di Pittsburgh, che non era coinvolto nello studio, “le probabilità di essere responsabili di incidente salgono da 2,9 a 15,1 volte quando il sonno diminuisce da quattro/cinque ore a meno di quattro ore”.
Fonte: Sleep
Tamara Mathias
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)