Scoperta la causa della narcolessia

Ci sarebbe la cancellazione di un messaggio chimico nel cervello da parte del sistema immunitario alla base della narcolessia, la malattia che scatena incontrollabili attacchi di sonno. A scoprirlo è stato uno studio, pubblicato su Nature, condotto in Svizzera da ricercatori italiani ed è il risultato della collaborazione tra l’Istituto di ricerca in Biomedicina di Bellinzona (affiliato all’Università della Svizzera italiana), il Politecnico di Zurigo e il Dipartimento di Neurologia dell’Inselspital di Berna.

La ricerca
Il neurotrasmettitore chiamato ipocretina, coinvolto nella regolazione del ritmo sonno-veglia, viene cancellato perché i neuroni che lo producono vengono attaccati dalle cellule immunitarie, i linfociti T.

I ricercatori lo hanno scoperto analizzando, in pazienti affetti dalla narcolessia, la presenza di linfociti T che riconoscono l’ipocretina e che possono uccidere direttamente o indirettamente i neuroni che la producono.

“Grazie all’impiego di nuovi metodi sperimentali siamo riusciti a identificare i linfociti T specifici per l’ipocretina quali responsabili di questa malattia”, spiega Federica Sallusto, dell’Istituto di ricerca in Biomedicina.

“Questi linfociti autoreattivi – aggiunge -possono causare un’infiammazione che porta al danno neuronale o addirittura uccidere i neuroni che producono l’ipocretina. Bloccandoli nelle prime fasi, si potrebbe prevenire la progressione della malattia”.

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