Modificazioni nel Dna potrebbero evidenziare la presenza di asma. A dimostrare la presenza di cambiamenti in alcune cellule del sistema immunitario dei bambini che soffrono di asma è un importante studio internazionale presentato in The Lancet Respiratory Medicine che, secondo i ricercatori, potrebbe rappresentare “una chiave nella comprensione della malattia” e un giorno “portare a migliori possibilità di diagnosi e trattamento”.
L’asma è una malattia respiratoria causata da un’infiammazione cronica delle vie aeree, causata da una combinazione di fattori ereditari e ambientali. Ma ci sono ancora molte lacune nella conoscenza. I ricercatori del Karolinska Institutet, in collaborazione con quelli dell’Università di Groningen nei Paesi Bassi, hanno condotto uno studio approfondito sui cambiamenti epigenetici che possono essere correlati all’asma, ovvero su quei cambiamenti ereditabili nell’espressione genica, ma che non sono causati da cambiamenti nella sequenza del Dna.
Lo studio, il risultato di una collaborazione nell’ambito del programma MeDALL sui meccanismi di sviluppo delle allergie dell’UE, ha coinvolto oltre 5.000 bambini di 10 coorti europee. Ne è emerso che gli asmatici hanno un grado inferiore di metilazione del Dna (ovvero una modificazione epigenetica del Dna) in alcune cellule immunitarie rispetto a persone sane, in particolare in quelle note come eosinofili, che svolgono un ruolo fondamentale nell’infiammazione asmatica.
I ricercatori hanno identificato i cambiamenti del Dna in 14 regioni geniche legate all’asma infantile, ma questi cambiamenti non erano presenti alla nascita. “I nostri risultati suggeriscono che la metilazione del Dna inferiore negli asmatici aumenta l’attivazione delle cellule immunitarie, che svolgono un ruolo centrale nello sviluppo dell’asma”, afferma Erik Melén, docente presso l’Istituto di Medicina Ambientale, Karolinska Institutet. “Riteniamo – conclude – che le nostre scoperte siano fondamentali per comprendere i meccanismi della malattia”.