Diabete: scoperto meccanismo di errore nella secrezione insulinica

Riuscire a comprendere quali sono i meccanismi alla base del difetto di secrezione insulinica nei pazienti con diabete di tipo 2. E’ questo l’obiettivo degli studi coordinati da dall’Istituto di neuroscienze del Cnr di Padova per migliorare la comprensione di questa malattia integrando studi in vitro e in vivo e superando i limiti degli approcci puramente sperimentali. I risultati sono stati pubblicati su Diabetes.

Lo studio
Grazie a questa ricerca, a cui hanno collaborato l’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa e le università di Pisa e Pittsburgh (Usa), è stato possibile confrontare i risultati ottenuti in vitro con quelli su pazienti diabetici ed avere conferma dei meccanismi responsabili del difetto di secrezione insulinica, fondamentale nello sviluppo del diabete di tipo 2, la forma più comune che interessa il 90% dei casi.

“Nella letteratura scientifica sono presenti studi in vivo sul ruolo della disfunzione delle beta-cellule, mentre la ricerca in vitro ha chiarito i meccanismi chiave, detti di attivazione e amplificazione, che controllano la secrezione di insulina”, spiega Andrea Mari, ricercatore e co-autore dello studio. Attraverso l’analisi dei dati ottenuti dagli studi in vitro, è stato sviluppato un modello matematico che rappresenta i meccanismi secretori della beta-cellula normale.

Lo stesso modello è poi stato utilizzato con successo per simulare le risposte secretorie ottenute in una serie di esperimenti classici sull’uomo, dimostrando la congruità tra gli studi in vitro e quelli in vivo. “Basandoci su questa coerenza interpretativa, siamo stati in grado di verificare che la risposta diabetica dipende dai meccanismi di amplificazione della secrezione, mentre quelli di attivazione non appaiono coinvolti”, conclude Eleonora Grespan, dell’In-Cnr.

La patologia
Il diabete è una malattia metabolica caratterizzata da aumentati livelli di glucosio nel sangue, che costituiscono un importante fattore di rischio per complicanze cardiovascolari, renali e retiniche. Due principali fattori concorrono a produrre gli elevati livelli di glucosio: la diminuita capacità di azione dell’insulina e un difetto delle cellule del pancreas (le beta-cellule) che secernono insufficienti quantità di insulina.

Sebbene nella letteratura scientifica siano presenti studi in vivo, nonché ricerche in vitro sul difetto di secrezione insulinica, è ancora in buona parte sconosciuta la dinamica dei processi responsabili del difetto beta-cellulare che caratterizza questa malattia. Una fondamentale difficoltà di queste ricerche è infatti l’impossibilità di adottare in vivo, nell’uomo, le tecniche d’indagine usate in laboratorio. La ricerca conferma il potenziale applicativo dei modelli matematici nella comprensione della fisiopatologia.

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