Più crimini e più violenza. A quanto pare sarebbero questi altri due effetti nocivi dell’inquinamento urbano. A rivelare il pericoloso ruolo che lo smog esercita sull’animo umano è uno studio Usa pubblicato su Psychological Science e condotto da Jackson Lu della Columbia University. Lo studio, frutto di un’approfondita analisi su un’ampia mole di dati e di esperimenti sul campo, ha portato ad associare l’inquinamento all’ansia delle persone in un rapporto di causalità.
La ricerca
Ad esempio sono stati presi in considerazione dati sull’inquinamento di 9.360 città nell’arco di nove anni e dati sulla criminalità (omicidi, aggressioni, rapine etc) in questi centri urbani. Si è visto che le città più inquinate erano quelle dove venivano commessi più crimini, anche considerando altri fattori potenzialmente influenti quali grado di povertà e disoccupazione delle metropoli.
In un altro esperimento sono stati coinvolti 256 partecipanti che dovevano inizialmente immaginare di vivere in una città inquinata oppure in una città dall’aria salubre (osservate in foto); subito dopo i volontari dovevano cimentarsi in un quiz ed erano stati avvertiti dagli operatori che la risposta corretta ai quesiti loro posti era, per così dire, “a portata di mouse”, bastava cioè spostare il mouse su un menù a tendina per vederla. I volontari guadagnavano mezzo dollaro a ogni risposta esatta data.
Ebbene, i partecipanti che avevano immaginato di vivere in una città inquinata imbrogliavano molto più spesso al quiz (leggendo le soluzioni) rispetto a quelli che avevano immaginato di vivere in una cittadina dall’aria pulita. Secondo gli esperti l’effetto dell’inquinamento su comportamenti e onestà è legato ai livelli di ansia delle persone, che crescono all’aumentare dell’inquinamento. Insomma, l’effetto ansiogeno dello smog porterebbe a comportamenti meno onesti. “Questa ricerca rivela quindi che l’inquinamento ha potenzialmente dei costi etici che vanno ben al di là delle già note implicazioni su salute e ambiente”, ha commentato Lu.