E’ tutta una questione di connessioni cerebrali. Le persone creative sono così, hanno un cervello con più connessioni degli altri in alcune specifiche aree che si attivano in modo anche più coordinato. A rivelarlo è uno studio della Harvard University, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences.
Le tre aree più sincronizzate
Le aree del cervello che si sincronizzano di più sono tre: la rete di default cerebrale, che ha a che fare con il pensiero spontaneo e l’immaginazione, il ‘salience network’ che raccoglie informazioni importanti dall’ambiente, e la rete di controllo esecutivo, coinvolta nelle funzioni di controllo cognitivo e nella valutazione.
Lo studio
Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori hanno scansionato il cervello di 163 partecipanti utilizzando la risonanza magnetica funzionale. Mentre venivano sottoposti alla scansione, è stato chiesto loro di svolgere un compito di pensiero divergente, che comporta il farsi venire in mente modi creativi per usare oggetti comuni, come un coltello o una tazza.
L’esecuzione del compito di pensiero divergente ha attivato contemporaneamente le tre diverse reti nel cervello e maggiore era l’interconnessione e la sincronizzazione, migliore era anche la prestazione resa. “La sincronia tra questi sistemi che sembra essere importante per la creatività – spiega Roger Beaty, autore principale dello studio – le persone che escogitano idee più creative sono maggiormente in grado di coinvolgere queste reti che in genere non lavorano insieme”. Sulla base dei risultati del test, Beaty e colleghi hanno sviluppato un modello predittivo e testato su dati di scansione cerebrale raccolti in studi precedenti sulla creatività.
Le reti neurali sono come dei ruscelli di acqua che si associano formando un fiume o se incontrano un ostacolo ( un timore o una paura ) si dissociano divaricando la direzione del flusso ( il pensiero logico dall’analogico ). Tutto dipende dalla portata dell’emozione e dalla sua qualità.