(Reuters Health) -Secondo uno studio recente – condotto dall’Università di Toronto -I sopravvissuti al cancro della testa e del collo vanno incontro a problemi cognitivi di lunga durata. I pazienti che sopravvivono a queste forme tumorali possono avere maggiori probabilità di sperimentare un declino delle funzioni cognitive ,rispetto alle persone che non hanno avuto questo tipo di cancro.
I risultati dello studio derivano da valutazioni cognitive effettuate su 80 lungoviventi colpiti da questi tumori e da un gruppo di controllo di 40 coetanei che non avevano avuto questi tumori maligni. Due anni dopo il trattamento del cancro, il 38% dei sopravvissuti aveva le funzioni cognitive alterate, mentre nessuno soggetto nel gruppo di controllo presentava problemi di questo tipo. “Questi dati suggeriscono che fino a due anni dopo il completamento del trattamento, una significativa percentuale di pazienti trattati per il tumore della testa-collo sarà a rischio di avere deficit in diverse aree della funzione cognitiva, come, ad esempio, essere in grado di concentrarsi o di ricordare cose e fatti”, dice l’autore senior dello studio, Lori Bernstein. Come per molti tipi di tumore trattati con chemioterapia, i pazienti possono sviluppare la cosiddetta “chemio-cerebrale”. I sintomi sono molto variabili ma includono problemi come la scarsa attenzione o il deficit di memoria. Il dolore, l’affaticamento e la malnutrizione correlati al trattamento potrebbero peggiorare i sintomi, che però di solito si risolvono dopo che la chemio è stata completata.
”Oltre al trattamento chemioterapico, anche le dosi di radiazioni accidentali al cervello potrebbero avere un effetto sulle funzioni cognitive”, aggiunge James Root del Neurocognitive Research Lab Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York. “ “olto meno si sa circa gli effetti delle dosi radioterapiche più basse”.
Lo studio
I ricercatori, guidati da Lori Bernstein, hanno voluto vedere come potrebbe modificarsi la funzione cognitiva nel tempo in pazienti con questo tipo di tumori maligni che vengono trattati sia con la chemioterapia che con le radiazioni. Sono state eseguti quattro test di valutazione cognitiva, una volta prima del trattamento e poi ancora 6, 12 e 24 mesi dopo.
Rispetto alle persone senza cancro, i sopravvissuti al cancro della testa-collo hanno avuto un declino nel tempo rispetto a diversi domini cognitivi, tra cui concentrazione, memoria verbale e funzione esecutiva. Le persone meno istruite o che soffrivano di depressione all’inizio dello studio avevano maggiori probabilità di sviluppare problemi cognitivi.
Lo studio non è stato progettato per dimostrare se o come i trattamenti anti-tumorali potessero causare deficit cognitivi. Un altro limite dello studio è rappresentato dal fatto che i ricercatori hanno seguito i pazienti solo per due anni, quindi non è chiaro cosa accada alle capacità cognitive per periodi di tempo più lunghi.
Fonte: JAMA Otolaryngol Head Neck Surg
Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)