La pioggia potrebbe scatenare dei forti attacchi di asma nei soggetti che già ne soffrono. A rivelarlo è uno studio condotto da Isabella Annesi-Maesano, dell’Istituto Pierre Louis di epidemiologia e salute pubblica di Parigi e pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology.
Secondo quanto emerso, durante una tempesta l’innalzamento di aria secca fa in modo che le particelle di polline arrivino a depositarsi alla base delle nuvole. Queste particelle vengono frantumate dall’attività elettrica sprigionata dal temporale, che così poi ricadono al suolo. Questo può essere molto pericoloso per le persone con allergia nasale ai pollini che non hanno mai avuto attacchi d’asma e non sanno come gestirli.
Durante i primi 20-30 minuti di un temporale, le persone con allergie nasali polliniche possono inalare un’alta concentrazione di frammenti di polline dispersi nell’atmosfera, che a loro volta penetrando nelle vie respiratorie possono indurre reazioni asmatiche, spesso gravi, ha spiegato la ricercatrice in un articolo apparso sul Daily Mail.