Oceani di plastica e boschi carbonizzati. E’ più o meno questo lo scenario a cui rischiamo di andare incontro se tutti i Paesi del mondo non vireranno bruscamente ed in fretta verso delle scelte più green, ecologiche e sostenibili per salvaguardare “l’ecosistema mondo” che ci ospita. La cultura del cambiamento si sta certamente diffondendo e ne sono una prova i lavori dei G7, ma occorre uscire da un’ottica consumistica e di obsolescenza per approdare alla visione del riciclo e del riutilizzo.
Partendo proprio da questo concetto, molte start up si stanno adoperando per realizzare sistemi di riciclo sostenibile e che mettano insieme più aspetti differenti della stessa filiera produttiva ed il “Progetto Bioplastiche” che l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e il mercato ortofrutticolo di Genova Bolzaneto in questi giorni stanno trasformando in realtà, parte proprio questa presupposto. In breve si stratta di riutilizzare gli scarti di frutta e verdura per realizzare contenitori in bioplastica destinati alla vendita della frutta stessa.
L’idea quindi sembra proprio quella di creare un circuito circolare: creare un nuovo oggetto, da merce di scarto, da rimettere in circolo per vendere proprio ciò che ne ha permesso la realizzazione. A presentare il progetto è stato l’amministratore delegato della struttura mercatale Gianni Ratto ieri a Genova durante l’assemblea generale di Ascom Confcommercio.
“Vogliamo arrivare alla creazione di contenitori per la frutta attraverso un modello di economia circolare – spiega l’ad – la collaborazione con l’IIT potrebbe presto dare vita a una nuova start up in grado di generare nuovi posti di lavoro e attrarre investitori internazionali”. L’anteprima del progetto a febbraio 2018 sarà protagonista al ‘Fruit Logistica’ di Berlino.