(Thomson Reuters Foundation) – Per ridurre il numero di bambini che muoiono di dissenteria ogni anno nelle zone più povere del mondo, ci vorrebbero più alberi nelle vicinanze della fonti di scarico delle acque. Un metodo che, a detta di un gruppo di ricercatori guidati da Diego Herrera, dell’Università del Vermont, migliorerebbe la salubrità delle acque, e sarebbe efficace quanto gli interventi infrastrutturali. La ricerca è stata pubblicata ieri su Nature Communications.
Ecosistema in salute compenserebbe mancanza di infrastrutture
Lo studio si è focalizzato sulla valutazione dello stato di salute di 300mila bambini e sulla qualità delle acque in 35 Paesi, inclusi Bangladesh, Nigeria e Colombia. E secondo i ricercatori americani, aumentando il numero di alberi di un terzo nelle vicinanze delle fonti di scarico di acqua nelle aree rurali, si migliorerebbe la salubrità delle acque, in modo efficace tanto quanto lo è l’installazione di impianti idraulici o servizi igienici. “Questo studio mostra chiaramente come ecosistemi in salute possano direttamente sostenere il benessere dell’uomo”, ha dichiarato Fisher. Inoltre, ha aggiunto Herrera, “i risultati della ricerca evidenziano che le foreste e altri sistemi naturali possono integrare i tradizionali sistemi sanitari idrici e contribuire a compensare la mancanza di infrastrutture”.
Dissenteria, una delle principali cause di morte infantile insieme a polmonite e malaria
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la dissenteria, che è possibile prevenire con l’adozione di adeguati interventi, uccide ogni anno più di mezzo milione di bambini sotto i cinque anni ed è una delle principali cause di morte tra i più piccoli, insieme a malaria e polmonite. E proprio la mancanza di igiene e la carenza di acque pulite provocherebbero ogni anno circa 1,7 miliardi di casi di diarrea infantile.
Fonte: Nature Communications
di Lin Taylor
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)