(Reuters Health) – Il Controlling Nutritional Status (CONUT), un punteggio utilizzato dal 2015 per controllare la condizione nutrizionale, sarebbe utile anche a prevedere la sopravvivenza a lungo termine dei pazienti con tumore dello stomaco. È quanto afferma uno studio pubblicato da Gastric Cancer e coordinato da Daisuke Kuroda, della Kumamoto University, in Giappone. Il CONUT si basa sui livelli di albumina sierica, sulla concentrazione di colesterolo totale e sulla conta dei linfociti. Il punteggio si è già in passato dimostrato in grado di riuscire a prevedere la sopravvivenza per alcune forme tumorali, malattie epatiche croniche ed insufficienza coronarica cronica.
Lo studio
Kuroda e colleghi hanno messo a confronto il CONUT con il modified Glasgow Prognostic Score (mGPS), con il metodo del rapporto dei neutrofili rispetto ai linfociti (NLR) e con il pStage, per predire la sopravvivenza a lungo termine dei pazienti con tumore gastrico che si erano sottoposti a resezione del tumore. In particolare, i ricercatori giapponesi hanno calcolato il punteggio CONUT su 416 pazienti con tumore dello stomaco, trattati nel loro centro tra il 2005 e il 2011. Sulla base della classificazione del tumore, il 66,1% era al primo stadio, il 19,5% era in stadio II e il 14,4% in III. I pazienti sono stati quindi divisi in un gruppo a punteggio CONUT basso, pari a 3 o inferiore, che comprendeva 354 pazienti, e un gruppo a punteggio alto, di 4 o superiore, che comprendeva 62 pazienti. Il follow-up medio è stato di 61,2 mesi.
I risultati
La sopravvivenza complessiva a cinque anni è stata dell’84,8% per il gruppo a punteggio basso contro il 43,8% per quello a CONUT alto. Il sistema di valutazione, dunque, sarebbe stato più efficace degli altri metodi nel predire la sopravvivenza complessiva a cinque anni, ma non nel prevedere la sopravvivenza libera da malattia, né la sopravvivenza cancro-specifica.“Dal momento che CONUT ha un’elevata capacità di prevedere la sopravvivenza complessiva a lungo termine, potrebbe essere utilizzato non solo per prevedere la progressione del tumore, ma anche per lo screening della capacità nutrizionale dei malati e per la selezione dei pazienti che hanno bisogno di un supporto nutrizionale intensivo a seguito della gastrectomia”, commentano i ricercatori.
Fonte: Gastric Cancer
Reuters Staff
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)