Il piccolo lemure topo ha tutte le capacità per rivoluzionare lo studio della genetica. Lo studio della biologia di questo primate, il più piccolo al mondo, potrebbe portare ad un modello ideale per indagare la biologia, il comportamento e le malattie dei primati e dell’uomo, comprese malattie cardiovascolari e Alzheimer. La scoperta, pubblicata su Genetics, si deve ad un gruppo di ricercatori della Stanford University, che hanno condotto uno studio approfondito nelle foreste del Madagascar, dove vivono questi lemuri.
Per anni i genetisti si sono affidati a topi, moscerini della frutta e vermi ma, nonostante tutti i successi a cui hanno portato, questi organismi non possono essere dei buoni modelli per la biologia e i disturbi dei primati. Per questo i ricercatori, guidati da Mark Krasnow, hanno cercato un’alternativa migliore e i lemuri topo, o Microcebus myoxinus, hanno tutti i requisiti necessari: sono piccoli (circa il doppio delle dimensioni di un topo), si sviluppano in fretta, quando si riproducono generano molti figli, sono economici e facili da mantenere. Dal punto di vista genetico, si trovano a metà strada tra i topi e l’uomo.
Lo studio ha già condotto ad un nuovo modo di fare gli studi genetici
Invece di introdurre mutazioni nel Dna, i ricercatori hanno scoperto che tutte le variazioni necessarie sono già presenti in natura, nella vasta popolazione dei lemuri. Hanno già identificato più di venti lemuri con caratteristiche di grande interesse, incluse obesità, colesterolo alto, diabete, problemi cardiaci, malattie progressive degli occhi e disturbi della personalità. “Alcune delle domande più importanti e affascinanti che sono ancora senza risposta riguardano i primati”, ha dichiarato Krasnow. “Per quelle domande c’è bisogno di qualcosa, oltre agli umani, che possa completare il lavoro fatto finora con topi e moscerini della frutta”.