Le persone con problemi cardiovascolari dovrebbero prestare maggiore attenzione alle ore di sonno in quanto dormire poco potrebbe raddoppiare il rischio di morte per infarto e ictus. A rivelarlo è uno studio pubblicato su Journal of the American Heart Association.
Lo studio
Secondo i ricercatori per chi ha dei fattori di rischio cardiovascolare (soprattutto pressione alta o iperglicemia) dormire meno di sei ore a notte è associato a un rischio doppio di morte per infarto e ictus. La ricerca è stata condotta da Julio Fernandez-Mendoza. presso il Penn State’s Milton S. Hershey Medical Center. Gli esperti hanno coinvolto oltre 1300 individui di età media 49 anni e hanno seguito il loro stato di salute per 17 anni, registrando tutti i decessi intercorsi nel periodo di osservazione.
Gli esperti hanno studiato il sonno dei volontari in un laboratorio ad hoc ed hanno visto che chi presentava dei fattori di rischio cardiovascolare (ad esempio pressione alta) o era a rischio diabete (ad esempio glicemia alta) e dormiva meno di sei ore per notte era il doppio più a rischio di morte per infarto o ictus rispetto a altri individui a rischio cardiovascolare e diabete ma che dormivano più di sei ore per notte.
Anche se questo è uno studio puramente osservazionale, che non permette di individuare l’esistenza di eventuali legami di causa ed effetto, secondo gli esperti i risultati suggeriscono che i disturbi del sonno siano da considerare a loro volta un fattore di rischio cardiovascolare, almeno per individui con già altri fattori di rischio.