(Reuters Health) – Un cuore in buona salute allunga gli anni d’argento. Un nuovo studio dimostra come le persone con una buona salute cardiovascolare – in età giovane e adulta -vivano più a lungo e abbiano meno malattie croniche con l’avanzare degli anni, consentendo di risparmiare in cure e ridurre le spese sanitarie. “Dal momento che la popolazione sta invecchiando, è importante capire come possiamo aiutare le persone a mantenere una vita più sana con il passare degli anni – dice Norrina Allen della Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago, principale autrice dello studio – Circa il 41% della popolazione statunitense sarà colpito da una malattia cardiovascolare entro il 2030, che è già la principale causa di morte negli Stati Uniti”.
Lo studio
Allen e colleghi hanno analizzato i dati di rilevamento del Progetto Chicago Heart Association, uno studio quarantennale che ha reclutato individui con età da 18 a più anni dal 1967 al 1973. Questo lavoro si è concentrato su 25.800 persone che avevano compiuto 65 anni entro il 2010 e che rappresentavano circa il 65% dei partecipanti originali. I ricercatori hanno esaminato la salute cardiovascolare nelle età più giovani, dividendo in categorie i partecipanti a seconda che avessero uno o più fattori di rischio cardiovascolare come ipertensione, colesterolo elevato o elevato indice di massa corporea, diabete o abitudine al fumo. Il 6% dei partecipanti non aveva alcun fattore di rischio in età adulta e avanzata; il 19% aveva valori elevati per un fattore sfavorevole, il 40% presentava valori elevati per un fattore di rischio e il 35% per più fattori di rischio. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Circulation. I soggetti che non presentavano problemi sono stati considerati come soggetti di salute cardiovascolare favorevole, mentre con uno o più fattori di rischio la salute del cuore è stata valutata meno favorevole. Le persone con salute favorevole in giovane età hanno complessivamente vissuto circa quattro anni di più, sono sopravvissuti circa cinque anni di più prima di sviluppare una malattia cronica.
Fonte: Circulation
Carolyn Crist
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)