(Reuters Health)- Per il trattamento del dolore addominale di origine funzionale nei bambini, l’auto-ipnoterapia domiciliare (HT) con l’ausilio di un CD, non è inferiore all’ipnoterapia individuale eseguita da un terapista addestrato. Lo confermano, nell’articolo pubblicato da JAMA Pediatrics, Juliette M.T.M Rutten e colleghi, dell’ Emma Children’s Hospital e Academic Medical Center di Amsterdam.
Lo studio
Diversi studi avevano già dimostrato che, per i disturbi funzionali intestinali, un trattamento in casa propria con l’ipnosi (home-based HT ) è efficace sia negli adulti, sia nei bambini, con un tasso di successo che va dal 49% al 100%. Tuttavia, il HT è costoso e richiede molto tempo, e non sono molti gli specialisti di ipnoterapia pediatrica . Per cercare un’alternativa possibile, i ricercatori di nove centri dei Paesi Bassi hanno assegnato random i bambini con sindrome dell’intestino irritabile (IBS) o con disturbi funzionali intestinali FAPS (secondo i criteri di Roma III) a ricevere sei sessioni di HT individualizzata (IHT) per 1-3 mesi, o al gruppo di trattamento a casa, nel quale i partecipanti eseguivano gli esercizi di auto-ipnosi domiciliari registratati su un CD per almeno cinque volte alla settimana per tre mesi. Si è così dapprima evidenziato che il 36,8% dei 132 bambini del gruppo del CD e nel 50,1% nel gruppo IHT sono stati trattati con successo, cioè hanno avuto una riduzione uguale o superiore al 50%, nella frequenza e nell’intensità del dolore. In un anno, il 62,1% del gruppo del CD era stato trattato con successo, ed è risultato non inferiore al 71,0% nel gruppo IHT. Gli autori ritengono in conclusione che l’impiego dell’ipnosi con l’aiuto del CD abbia mostrato un successo non inferiore a quello dei trattamenti con ipnosi individuale per i giovani pazienti con dolore da IBS o da disturbi funzionali intestinali. E poiché i ragazzi sono poco propensi ad utilizzare dei CD i ricercatori propongono in alternativa l’implemento di applicazioni ad hoc per smartphone e tablet.
Fonte: JAMA Pediatrics 2017
Reuters Staff
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)