Una delle conseguenze più comuni dell’ictus è l’afasia, cioè la difficoltà ad esprimersi sia verbalmente che per iscritto. Le attuali linee guida prevedono una terapia del linguaggio per almeno sei mesi, ma un nuovo studio pubblicato su Lancet suggerisce che un trattamento intensivo potrebbe migliorare sensibilmente le capacità di comunicazione.
Lo studio
I ricercatori dell’Università di Muenster, in Germania, hanno voluto verificare se 3 settimane di intervento intensivo realizzate il prima possibile dopo l’ictus migliorino la comunicazione nella vita quotidiana. Lo studio è stato eseguito su 156 pazienti di 70 anni o più giovani, con afasia post ictus, reclutati da 19 centri di riabilitazione ospedaliera o ambulatoriale in Germania.
I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a gruppo che ha effettuato per tre o più settimane una logopedia di 10 ore a settimana iniziata subito dopo il reclutamento e un altro gruppo di controllo in cui la terapia è iniziata con un ritardo di tre settimane. Per chi ha eseguito immediatamente la logopedia intensiva, la comunicazione verbale era significativamente migliorata, mostrando che questo andrebbe considerato un efficace approccio terapeutico basato sull’evidenza.