Un costo annuo per l’Unione Europea di 210 miliardi di euro di cui 111 di trattamenti sanitari, 45 di cure “informali” e 54 di perdita di produttività. Questo il costo delle malattie cardiovascolari in Europa, responsabili del 45% delle morti, derivanti dallo European Heart Network 2017 e resi noti dall’Alt (Associazione per la lotta alla trombosi).
I dati
Pur essendo la mortalità in calo in molti paesi, in Europa le malattie cardiovascolari ogni anno uccidono 3,9 milioni di persone, di cui 1,8 milioni nell’Unione europea, con forti differenze tra un paese e l’altro. In Italia 148 persone su 100.000 casi muoiono per cardiopatia ischemica, ma il numero è molto più elevato nelle regioni dell’Est Europa. In Ungheria infatti le morti sono 479 ogni 100.000 casi, in Lettonia 584 e in Lituania fino a 700 decessi. Più di 85 milioni di persone, secondo i dati del 2015, vivono con una malattia cardiovascolare in Europa, di cui quasi 49 milioni nell’Ue.
Prevenzione
Queste patologie ”si possono prevenire – rileva Alt in una nota – grazie alla maggiore consapevolezza del ruolo che l’alimentazione gioca nella salute cardiovascolare. Siamo in moltissimi ad averlo capito in Europa, se consideriamo che negli ultimi tre decenni il consumo di frutta e verdura è considerevolmente aumentato”, parallelamente al calo del livello di colesterolo e del consumo medio di alcol.
I fronti su cui lavorare sono l’abitudine al fumo, che rappresenta una causa rilevante di malattie cardiovascolari, e l’alimentazione, elemento chiave nella lotta contro queste patologie. ”Ictus e infarto possono essere evitati almeno in un caso su tre – commenta Lidia Rota Vender, presidente di Alt – A noi il compito di informarci e mettere in pratica le informazioni per vincere la battaglia contro le malattie cardio e cerebrovascolari da trombosi”.