(Reuters Health)- Partendo dagli studi che hanno dimostrato che le donne possano avere più di un motivo valido per iniziare la gravidanza ad un peso sano e ad un’età più giovane possibile – due condizioni che possono anche ridurre le probabilità di soffrire di apnea del sonno – Francesca Facco del University of Pittsburgh’s Magee-Women’s Hospital ha condotto uno studio osservazionale su più di 3.000 donne nullipare che erano state sottoposte a test di valutazione per i disturbi respiratori nel sonno a domicilio, prima e durante la gravidanza. E ha così evidenziato che le donne che avevano avuto un’apnea del sonno mostravano anche il doppio di probabilità di sviluppare preeclampsia e fino a 3,5 volte in più di probabilità di sviluppare diabete mellito gestazionale (GDM).
Lo studio
il test del sonno ha rilevato che all’inizio della gravidanza, tra la VI e la XV settimana di gestazione, il 3,6% delle donne ha avuto un’apnea del sonno. Inoltre, più tardi tra la XXII e la XXXI settimana di gestazione, quando avevano guadagnato più peso, la percentuale delle donne con apnea del sonno è arrivata fino al 8,3%. Complessivamente, il 6% delle donne osservate ha avuto una preeclampsia, il 13% ha avuto disturbi ipertensivi legati alla gravidanza e il 4% ha sviluppato diabete gestazionale. All’inizio della gravidanza, le donne con apnea mostravano il 94% in più di probabilità di sviluppare preeclampsia, il 46% in più di probabilità di avere disturbi ipertensivi e oltre il triplo in più di probabilità di sviluppare il diabete rispetto alle donne senza disturbi respiratori del sonno. Mentre le donne che hanno avuto l’apnea durante la gestazione più in là, avevano il 95% in più di probabilità di sviluppare una preeclampsia, il 73% in più di probabilità di sviluppare disturbi ipertensivi, e 2,8 volte più probabilità di avere il diabete, rispetto alle donne senza disturbi respiratori del sonno. Facco ha tenuto a precisare che lo studio essendo di tipo osservazionale non può dimostrare un rapporto causa-effetto tra l’apnea del sonno in gravidanza e le eventuali complicanze.
“Anche se abbiamo trovato una associazione con i disturbi respiratori nel sonno che precede lo sviluppo di disturbi ipertensivi legati alla gravidanza e di diabete gestazionale, non possiamo concludere che uno screening universale e il trattamento dei disturbi respiratori del sonno in gravidanza possano ridurre i rischi di questi esiti avversi – ha dichiarato Facco – Anche per le persone che non sono in stato di gravidanza, non vi è una prova conclusiva che un trattamento comune dell’apnea possa ridurre il rischio di sviluppare ipertensione o diabete. Bisogna anche ricordare che l’esecuzione dei test a domicilio avrebbe potuto in qualche modo sottostimare la presenza di apnea e altri disturbi respiratori del sonno”. Un limite dello studio è la possibilità per i test di sonno a domicilio a lasciare alcuni casi di apnea inosservato, potenzialmente sottovalutare la prevalenza di disturbi respiratori nel sonno. Altri ricercatori hanno osservato che anche se questo studio non ha trovato un legame diretto tra l’apnea ostruttiva del sonno (OSA) e l’ipertensione o il diabete, sarebbe opportuno consigliare a tutte le donne che iniziano una gravidanza di raggiungere e mantenere un peso adeguato, e di cercare d’iniziare la gravidanza in giovane età.
Fonte: Obstet Gynecol 2016
Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)