Inconsapevoli e senza punti di riferimento; così si presentano i ragazzi di oggi in tema di salute sessuale. Secondo le stime, il 79% dei giovani, 8 su 10, non si è mai sottoposto ad una visita andrologica e il 38% ignora il significato della parola andrologo.
Questi i risultati dell’analisi dei dati di oltre 16.800 giovani di età compresa tra i 18 e i 22 anni, intervistati attraverso questionari nell’ambito di ‘AmicoAndrologo’, una campagna di informazione indirizzato ai ragazzi delle ultime classi delle scuole secondarie e realizzato dall’Università Sapienza di Roma, in collaborazione con il Ministero della Salute, la Società Italiana di Andrologia e Medicina della sessualità e la Fondazione AmicoAndrologo Onlus.
Ne sanno poco e, forse proprio per questo, non si proteggono dai rischi. Il 69% dei ragazzi infatti ha dichiarato di essere sessualmente attivo e di avere rapporti sessuali completi, ma circa il 63% ha avuto rapporti non protetti. Dalle visite cliniche su circa 4.800 di loro, inoltre, è emerso che il 56,7% di questi ragazzi riportava, pur senza esserne a conoscenza, patologie o infezioni che potevano richiedere l’attenzione del medico. La maggior parte dell’informazione, è emerso inoltre, deriva dagli amici, seguiti dai media.
Scarsissimo il dialogo con gli insegnanti e il medico e solo il 22,7% del campione si rivolge ai genitori per saperne di più. “Tra le criticità maggiormente lamentata dalle giovani generazioni, che hanno lasciato il pediatra ma non interagiscono ancora con il proprio medico di famiglia, c’è la mancanza di informazione sui temi della prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili”, spiega Andrea Lenzi, andrologo e presidente della Società Italiana di Endocrinologia. “La scuola purtroppo ancora – aggiunge – non affronta in modo organico questi temi e la carenza di notizie referenziate lascia spazio a molta ‘spazzatura’ sul web”.