“Dalla chirurgia all’utilizzo degli antibiotici i risparmi sono attuabili, ma a certe condizioni”. Queste le parole del presidente dell’Associazione Italiana degli Oncologi Medici (Aiom) Carmine Pinto, dal congresso della Società Europea di Oncologia Medica (Esmo). Un “più razionale e migliore uso delle risorse esistenti è possibile – aggiunge – ma è necessaria la presenza di un unica ‘regia’ organizzativa”.
Sul fronte dell’utilizzo dei farmaci, spiega Pinto, “credo sia garantito un uso appropriato, ma vi sono vari ambiti nei quali una razionalizzazione è possibile. Ad esempio, come affermano gli stessi chirurghi, solo per gli interventi inappropriati per il cancro del pancreas si “sprecano” circa 5 milioni di euro all’anno”. Ed ancora: “ci sono ospedali che solo per aver dato precise indicazioni di appropriatezza per l’uso degli antibiotici – rileva il presidente degli oncologi – sono riusciti a ridurre di un terzo le spese”.
In pratica, “non si chiedono più fondi, ma la possibilità di allocare meglio le risorse che abbiamo. Le armi in questo momento le abbiamo, ma occorre ragionare a 360 gradi per usare meglio ciò che un Paese il cui Pil cresce solo dell’1% può permettersi”. Ma tutto ciò è fattibile, conclude, “solo se è presente una regia organizzativa unica, poiché non è più possibile che le decisioni vengano prese in ambiti scollegati senza che vi sia un progetto di gestione unitario”.