(Reuters Health) – L’infiammazione e l’immunodeficienza legate alla sinusite cronica non costituiscono rischi significativi per i tumori della testa e del collo, al massimo hanno un “ruolo modesto” in alcuni tipi rari. A questa conclusione sono giunti i ricercatori dell’US National Cancer Institute.
Lo studio
Eric Engels e Daniel Beachler hanno analizzato i legami tra sinusite cronica e i conseguenti tumori a testa e collo usando il database SEER Medicare. La popolazione di origine comprendeva circa 9,4 milioni di individui di 65 anni durante il periodo 2004-2011. La valutazione ha incluso un campione casuale di 483.546 associati al programma assicurativo, che rappresentano il 5% della popolazione di origine, e 826.436 persone che hanno sviluppato il cancro, tra cui 21.716 con tumori della testa e del collo.
Come riportato su ‘JAMA Otoryngology Head and Neck Surgery’, le analisi dei vari sottogruppi di popolazione hanno dimostrato che la sinusite cronica è stata associata a un aumentato rischio di sviluppare tumori della testa e del collo in generale (hazard ratio aggiustato, 1.37), e in particolare il cancro nasofaringeo ( aHR, 3.71), il papillomavirus legato al cancro orofaringeo (aHR, 1.33), e quello della cavità nasale e dei seni paranasali (aHR, 5,49). Tuttavia, la maggior parte dell’aumento del rischio è stato limitato al primo anno dopo la diagnosi di sinusite cronica, dopo di che il rischio si è attenuato.
I risultati
Dopo un anno, l’aHR è sceso a 1,60 per il cancro nasofaringeo, 1,07 per il papillomavirus legato al tumore orofaringeo e 2.47 per quello della cavità nasale e dei seni paranasali. L’incidenza cumulativa per tutti e tre i sottotipi di cancro era inferiore allo 0,07% otto anni dopo la diagnosi di sinusite cronica.
“Questi risultati hanno implicazioni scientifiche, in quanto suggeriscono che l’infiammazione, o i disturbi immunitari che sono alla base sinusite cronica, possono contribuire allo sviluppo di questi tumori. Tuttavia, è importante riconoscere che questi tumori sono piuttosto rari, quindi qualsiasi rischio aggiunto è molto piccolo in termini assoluti”, spiega Engels.
Il rischio più elevato nel primo anno dopo la diagnosi sinusite cronica “può riflettere diversi aspetti – scrivono gli autori – Per esempio, un individuo che riceve una diagnosi di sinusite cronica può essere più propenso a sottoporsi a valutazione medica della testa e del collo, tra cui la diagnostica per immagini, che aumenterebbe la probabilità di identificare un tumore di testa e collo (bias di sorveglianza).” Gli esperti aggiungono inoltre che “è anche possibile che un cancro alla testa e al collo cancro possa essere inizialmente diagnosticato come sinusite cronica o causare sinusite cronica (causalità inversa)”.
Jeffrey Suh della University of California di Los Angeles, coautore di un editoriale di accompagnamento, precisa: “Siamo nelle prime fasi di identificazione di un potenziale legame tra sinusite cronica e lo sviluppo del cancro dei seni nasali. Questo studio fornisce dati epidemiologici che suggeriscono che la sinusite cronica è associata a linfomi e tumori dei seni, della rinofaringe e del cavo orale. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per confermare questi risultati. E, per fortuna, la sinusite cronica è una condizione decisamente curabile con una varietà di terapie chirurgiche mediche minimamente invasive, tutte volte a ridurre i sintomi e l’infiammazione della mucosa dei seni”.
Fonte: JAMA Otolaryngol Head Neck Surg 2016
Marilynn Larkin
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)