Usare il filo interdentale almeno una volta alla settimana abbassa il rischio di ictus ischemico o associato a fibrillazione atriale. A mostrarlo è una ricerca guidata da Souvik Sen, dell’University of South Carolina di Columbia, in Carolina del Sud, i cui risultati saranno presentati all’International Stroke Conference 2025 dell’American Stroke Association, in programma a Los Angeles dal 5 al 7 febbraio 2025.
Lo studio
Lo studio Atherosclerosis Risk in Communities (ARIC) – iniziato nel 1987 e attualmente ancora in corso – ha valutato l’uso casalingo del filo interdentale attraverso un questionario sottoposto a 6.258 persone. Tra coloro che avevano dichiarato di usare il filo interdentale, 4.092 non avevano avuto un ictus e 4.050 non avevano ricevuto una diagnosi di fibrillazione atriale.
Ai partecipanti è stato chiesto anche di fornire informazioni su eventuali condizioni di ipertensione, diabete, ipercolesterolemia, status di fumatore, indice di massa corporea, livello di istruzione e igiene orale.
Durante i 25 anni di follow-up, 434 partecipanti sono stati colpiti da ictus, di cui 147 dovuti a coaguli cerebrali, 97 a coaguli cardiaci e 95 a indurimento delle arterie piĂą piccole. Inoltre, 1.291 partecipanti sono andati incontro a fibrillazione atriale.
Le evidenze
Dall’analisi è emerso che l’uso del filo interdentale si associava a un rischio inferiore del 22% di ictus ischemico, del 44% di ictus cardioembolico e del 12% di fibrillazione atriale. Tutto questo indipendentemente da una regolare igiene dei denti e dalle visite dentistiche di routine. Inoltre l’aumento della frequenza dell’uso del filo interdentale si associava a un aumento delle possibilità di riduzione del rischio di ictus.
Fonte: AHA “Regular dental flossing may lower risk of stroke from blood clots, irregular heartbeats”, International Stroke Conference 2025