Il rapporto semestrale del Centro Europeo per il Controllo delle malattie non lascia spazio a dubbi; l’Italia si conferma in vetta alla poco lusinghiera classifica europea dei casi di morbillo. Secondo il rapporto infatti, il 31% dei casi europei si è verificato nel nostro paese.
Complessivamente tra l’1 luglio 2015 e il 30 giugno 2016 si sono verificati nei 30 paesi dell’area economica europea 1.818 casi, di cui 572 in Italia. “La maggior parte dei casi italiani – scrivono gli esperti – si sono verificati tra gennaio e giugno 2016. Altri paesi con un alto numero di casi sono la Germania (309), la Romania (311) e la Gran Bretagna (270)”.
L’obiettivo di eradicazione del morbillo, si legge nel documento, è ancora lontano. “Il tasso di notifiche è minore dell’obiettivo di un caso per milione di abitanti in 19 dei 30 paesi – scrivono gli autori – Otto paesi hanno riportato zero casi, mentre undici hanno tassi sopra il limite”.
La difficoltà è confermata da un documento pubblicato dall’ufficio europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sulle malattie infettive, secondo cui nella regione non sono stati fatti progressi sufficienti negli ultimi anni nell’eliminazione di morbillo e rosolia, e anche sull’Hiv c’è una inversione di tendenza con un aumento dei casi.