Ilaria Celeste
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Il progetto nasce nell’ambito di “Together Against RSV”, campagna di sensibilizzazione che Sanofi porta avanti dal 2021 per colmare il gap informativo riguardante il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV) tra i neogenitori italiani. La campagna si è evoluta nel tempo su diversi livelli di comunicazione per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione del virus, diffondendo informazioni autorevoli in modo semplice e coinvolgente attraverso linguaggi e canali immediati e con il supporto di importanti società scientifiche, come la Società Italiana di Pediatria (SIP), la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), la Società Italiana di Neonatologia (SIN) e la Società Italiana di Igiene (SItI). Nel 2023, in occasione dell’inizio della stagione di circolazione del virus, Sanofi ha deciso di ampliare il raggio d’azione della campagna, organizzando un evento dal vivo che permettesse di entrare in contatto diretto con le famiglie. Da qui prende vita “Gioca con noi. Insieme contro l’RSV”.
Potrebbe descriverlo brevemente?
L’evento si è tenuto il 30 settembre e il 1° ottobre 2023 presso la Biblioteca degli Alberi (BAM) a Milano e ha visto la creazione di un vero e proprio villaggio a tema RSV, con un percorso di giochi interattivi che nascondevano insegnamenti sul virus e sui comportamenti corretti per prevenirlo. Questo ha permesso a genitori e bambini di divertirsi e, allo stesso tempo, imparare insieme. L’iniziativa è stata inoltre supportata da una campagna social e media dedicata, che ha coinvolto mamme e papà influencer invitati a partecipare con le loro famiglie, dando maggior voce e risalto al progetto.
Che risultati avete o volete raggiungere?
I risultati dell’iniziativa sono stati molto positivi, con oltre 3.000 persone che hanno partecipato all’evento. In termini di copertura mediatica, abbiamo raccolto più di 50 uscite su testate giornalistiche e raggiunto oltre 4 milioni di utenti attraverso le attività social. Ma il risultato principale è stato quello di poter portare avanti un solido percorso di sensibilizzazione delle famiglie, promuovendo la consapevolezza del virus respiratorio sinciziale e l’importanza della prevenzione di questo virus, prima causa di ospedalizzazione nei bambini al loro primo anno di vita.
Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
È essenziale continuare a sensibilizzare le famiglie in modo costante per garantire che ogni nuova generazione di neogenitori sia adeguatamente informata sull’importanza della prevenzione contro l’RSV. Questo virus, ogni anno, infetta oltre il 90% dei bambini entro i 2 anni di vita e, nei casi più gravi, è responsabile di bronchioliti ed ospedalizzazioni dei neonati, gravando significativamente sulle terapie intensive e sul Servizio Sanitario Nazionale.
Qual è l’aspetto principale dell’Institutional&Patient Event che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
L’aspetto principale di progetti come questo sarà la creazione di occasioni di dialogo e interazione diretta tra tutti gli attori coinvolti: istituzioni sanitarie, aziende, professionisti e il pubblico. Il dialogo permette di comprendere meglio le necessità, i dubbi e le difficoltà delle famiglie, e di adattare i programmi informativi alle esigenze reali. La costruzione di un rapporto di fiducia tra i genitori e il mondo sanitario, facilitando l’accesso alle informazioni e incoraggiando la partecipazione attiva, sarà fondamentale per migliorare l’adesione alle pratiche di prevenzione e, di conseguenza, aumentare le coperture vaccinali e la consapevolezza sul rischio di malattie infettive come quelle causate dall’RSV.