#lsea2024

Open Up

Matteo Guzzon

Accrescere la consapevolezza e la conoscenza sulla BPCO con lo scopo di ridurre lo stigma, limitare le false convinzioni e permettere ai pazienti di sentirsi più sicuri nel dialogare con il proprio medico. Questo l’obiettivo del progetto di Gsk “Open Up” di cui abbiamo parlato con Matteo Guzzon, Brand Manager, Marketing General Medicines

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
L’idea di realizzare questo progetto è nata dal bisogno di affrontare una problematica di salute pubblica: 6,1 milioni di persone convivono con una malattia respiratoria, tra cui 3,3 milioni di pazienti con Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO). Sorprendentemente, oltre il 50% degli adulti non è consapevole di avere una bassa funzionalità polmonare e che i loro polmoni non lavorano efficacemente. Inoltre, il 49% dei pazienti con BPCO riferisce che i sintomi della malattia influiscono negativamente sulla loro vita quotidiana in media 24 giorni al mese. Questo progetto si rivolge principalmente a queste persone e alla popolazione in generale, con l’obiettivo di migliorare la consapevolezza, la diagnosi precoce e la gestione della BPCO, al fine di ridurre l’impatto della malattia sulla qualità della vita dei pazienti.

Potrebbe descriverlo brevemente?
L’obiettivo principale del progetto è accrescere la consapevolezza e la conoscenza della patologia, con lo scopo di ridurre lo stigma, limitare le false convinzioni e permettere ai pazienti di sentirsi più sicuri nel dialogare con il proprio medico, mirando a un continuo miglioramento della loro qualità di vita. Utilizzando una strategia omnicanale, la campagna mira a diffondere informazioni sulla BPCO in tutta Italia. I contenuti emozionali sono stati progettati per creare empatia e coinvolgimento, favorendo così un maggiore engagement con la popolazione target.

Che risultati avete o volete raggiungere?
L’obiettivo principale del nostro progetto è di raggiungere un’ampia popolazione attraverso una strategia multicanale, con l’intento di ridurre lo stigma e le false convinzioni associate alla BPCO. Vogliamo stimolare i pazienti a riflettere sulla loro qualità di vita e aumentare la consapevolezza e la comprensione su come gestire e vivere al meglio con questa patologia. Ad oggi, la campagna “Open Up” ha generato un grande impatto in termini di engagement e interazioni, permettendoci di raggiungere efficacemente la popolazione target e superare i KPI prefissati.

Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
È fondamentale continuare a diffondere contenuti e informazioni per aumentare ulteriormente l’impatto della campagna. Il nostro obiettivo è stimolare la popolazione ad aprirsi al dialogo con il proprio medico riguardo alla salute respiratoria. Solo attraverso una comunicazione costante e mirata possiamo sperare di raggiungere un livello ancora più alto di consapevolezza e comprensione, aiutando così i pazienti a gestire meglio la loro condizione e migliorare la loro qualità di vita.

Qual è l’aspetto principale della Media Communication Campaign che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
L’aspetto principale della Media Communication Campaign che sarà più importante nei prossimi anni è l’utilizzo di un approccio omnicanale. Questo metodo ci permette di fare la differenza e di avere un impatto significativo sul nostro target di riferimento. Integrando vari canali di comunicazione, possiamo raggiungere un pubblico più ampio e diversificato, garantendo che i nostri messaggi siano diffusi efficacemente e in modo coerente. In questo modo, possiamo massimizzare l’engagement e favorire una maggiore consapevolezza e comprensione della patologia, contribuendo a migliorare la qualità della vita dei pazienti.

 



Homnya Srl | Partita IVA: 13026241003

Sede legale: Via della Stelletta, 23 - 00186 - Roma
Sede operativa: Via della Stelletta, 23 - 00186 - Roma
Sede operativa: Via Galvani, 24 - 20099 - Milano

Popular Science Italia © 2025