Ecco i principali fattori digitali che influenzano la salute. Lo studio Oms/Europa e London School of Economics

L’accesso a Internet, la disponibilità di dispositivi digitali e l’alfabetizzazione digitale sono tra i determinanti digitali che impattano maggiormente sulla salute. È quanto emerge da un nuovo studio congiunto condotto da Oms/Europa e dalla London School of Economics e con il contributo di altre istituzioni internazionali. Lo studio offre un’analisi dei determinanti della salute nell’era digitale, evidenziando i modi complessi in cui la digitalizzazione modella i risultati sanitari.

Quando si parla di determinanti digitali della salute si fa riferimento a qualsiasi fattore radicato o contingente nel mondo digitale che può influenzare direttamente o indirettamente la salute o il benessere. Con la tecnologia che sta diventando sempre più profondamente radicata nella nostra vita quotidiana, i determinanti digitali della salute possono influenzare una relazione esistente tra determinanti sociali, politici o commerciali e salute, o creare modi completamente nuovi per influenzare la salute individuale o della popolazione.

Mappatura dei determinanti digitali della salute
“Il nuovo studio sottolinea l’importante fatto che la salute digitale è plasmata da qualcosa di più del semplice accesso ai dispositivi e a Internet. È influenzata da un’ampia gamma di fattori, dall’alfabetizzazione digitale alla trasparenza degli algoritmi e delle politiche sulla disinformazione – ha affermato la dott.ssa Natasha Azzopardi Muscat, direttrice della Divisione di politiche e sistemi sanitari nazionali presso l’Oms/Europa – dato che i nostri sistemi sanitari si intrecciano sempre di più con la tecnologia, abbiamo bisogno di un approccio completo alla governance della salute digitale per garantire soluzioni eque ed efficaci in questa nuova era”.

La revisione ha individuato127 determinanti della salute nell’era digitale, con accesso a Internet e connettività, disponibilità di dispositivi e software e alfabetizzazione digitale identificati come i più impattanti. Altri fattori chiave includono la moderazione di contenuti online dannosi, accuratezza dei dati e trasparenza algoritmica, nonché politiche di disinformazione e disinformazione. Una natura così diversificata dei determinanti della salute in un contesto digitale evidenzia la necessità di un approccio completo alla governance della salute digitale.

“I determinanti digitali stanno cambiando il modo in cui comprendiamo la salute e ci muoviamo nei sistemi sanitari. Non si tratta solo della disponibilità della tecnologia, ma di garantire che gli strumenti digitali siano allineati con gli obiettivi di salute pubblica e possano realmente migliorare i risultati sanitari. La nostra ricerca mostra una natura multidimensionale dei determinanti della salute nell’era digitale, sottolineando la necessità di una più forte collaborazione tra i settori”, ha affermato il dott. David Novillo Ortiz, consulente regionale per i dati, le prove e la salute digitale presso l’Oms/Europa e coautore principale dello studio.

Trasformazione digitale della società

L’Oms considera la salute non solo come assenza di malattia, ma anche come un prodotto di condizioni e decisioni quotidiane, influenzate da una vasta gamma di determinanti, dalla politica al comportamento personale. Tradizionalmente, i determinanti sociali della salute come età, istruzione, occupazione e alloggio sono stati riconosciuti come influenze chiave sullo stato di salute.

“La trasformazione digitale ha un impatto sulla salute in modi che potrebbero non essere sempre immediatamente evidenti ai non esperti di salute, tuttavia le loro decisioni, che si tratti di progettazione tecnologica, governance dei dati o politica, possono avere conseguenze profonde sulla salute individuale e della popolazione. Pertanto, è importante coinvolgere persone esterne al settore sanitario nella conversazione”, ha affermato il dott. Robin van Kessel, Senior Health Policy Research Associate presso la London School of Economics e autore principale dello studio.

Gap digitali Lo studio ha scoperto che le persone più giovani e sane sono meglio attrezzate per usare gli strumenti digitali, ma sono anche più vulnerabili agli effetti negativi di queste tecnologie, come la disinformazione o l’uso improprio dei dati personali. D’altro canto, i gruppi a più alto rischio di esclusione digitale (anziani, persone con disabilità e migranti) sono quelli che traggono il massimo vantaggio dalle soluzioni di salute digitale, ma sono spesso protetti dagli effetti negativi a causa del loro scarso accesso alle piattaforme digitali.

Ciò indica una crescente preoccupazione per i divari digitali, in cui le disuguaglianze nell’accesso alle tecnologie esacerbano le disuguaglianze sanitarie esistenti, sottolinea Oms Europa: “Mentre il panorama digitale si evolve con innovazioni come l’intelligenza artificiale e la blockchain, sta emergendo un secondo divario digitale, che aggiunge nuove complessità alle disuguaglianze esistenti. Garantire che tutte le popolazioni, in particolare i gruppi vulnerabili, abbiano un accesso equo agli strumenti di salute digitale è una priorità fondamentale del piano d’azione regionale per la salute digitale per la regione europea dell’Oms 2023-2030 e della strategia globale dell’Oms sulla salute digitale 2020-2025”.

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