Antonella Di Lorenzo
Paola Gallinari
Barbara Pettinelli
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
La malattia renale cronica (MRC) colpisce 1 persona su 10 a livello globale1, è silente e quindi drammaticamente sottostimata. L’anemia, una delle complicanze più frequenti della MRC, interessa un paziente su 5 con MRC2 ed è associata a una significativa compromissione della qualità di vita e alla progressione verso esiti avversi cardiovascolari e renali. Nonostante il suo impatto, questa condizione non è adeguatamente conosciuta e riconosciuta. Nell’anemia il numero dei globuli rossi non è sufficiente a trasportare abbastanza ossigeno da soddisfare i bisogni dei diversi organi e tessuti. Per questo, stanchezza e senso di debolezza sono le più frequenti manifestazioni della malattia e limitano i pazienti anche nelle attività più semplici della vita quotidiana. La qualità di vita di chi soffre di anemia da MRC dipende dall’ossigeno: per riuscire a realizzare le proprie aspirazioni ci vuole energia, come quella resa disponibile da una foresta che libera ossigeno per gli uomini e l’ambiente. L’ossigeno e le aspirazioni sono il fil rouge della campagna “Anemia da malattia renale cronica – diamo ossigeno alle aspirazioni”, che vuole contribuire ad aumentare le conoscenze su questa condizione, indurre le persone a rivolgersi tempestivamente al medico e stimolare i pazienti a non arrendersi, a non rassegnarsi, ma a reagire e trovare la giusta energia per raggiungere i propri obbiettivi.
Potreste descriverlo brevemente?
La campagna è stata promossa da Astellas insieme ad ANED – Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e trapianto – che ne condivide gli obiettivi per dare “ossigeno” ai progetti e alle aspirazioni dei pazienti. Fulcro della campagna è la “Foresta delle Aspirazioni”. Un video online e una call-to-action dell’alpinista e scalatrice Tamara Lunger hanno invitato i pazienti con anemia da malattia renale cronica, e le persone che potrebbero essere a rischio di svilupparla, ad inviare sul sito della campagna le proprie aspirazioni: per ogni messaggio è stato piantato un albero nel Parco della Vettabbia di Milano.
Che risultati avete o volete raggiungere?
Desideriamo incoraggiare i pazienti a perseguire le proprie aspirazioni, affrontando le difficoltà poste dalla malattia con il supporto del medico, del caregiver, della famiglia. Grazie alle attività media, digital e social, la campagna ha raggiunto quasi 30 milioni di persone. Astellas si è posta anche un obiettivo di sostenibilità ambientale, un tema che riguarda l’esistenza stessa del Pianeta: nel parco della Vettabbia di Milano sta crescendo una nuova piccola foresta. Gli 800 alberi piantati grazie alle aspirazioni raccolte attraverso il sito donano nuovo ossigeno a Milano e racconteranno per molti anni la volontà e la determinazione dei pazienti a iniziare una scalata verso nuovi obiettivi, progetti e aspirazioni.
Cosa pensate ci sia ancora da fare in questo ambito?
È fondamentale consolidare la consapevolezza che le decisioni prese oggi possono avere un impatto a lungo termine sulla vita dei pazienti, sui sistemi sanitari e sulle comunità di tutto il mondo. L’obiettivo di Astellas è andare oltre la trasformazione dell’innovazione scientifica in trattamenti di valore per i pazienti: dobbiamo continuare a concentrarsi sulle esigenze dei pazienti, su campagne di prevenzione che permettano alla popolazione di rimanere in salute, ma vogliamo anche avere un impatto positivo e contribuire alla salute del pianeta e al benessere della società.
Qual è l’aspetto principale del Corporate Social Responsibility che sarà più importante secondo voi nei prossimi anni?
La cultura di Astellas si basa sull’impegno a migliorare il benessere delle persone e della società più ampia. Un obiettivo che non può prescindere dall’attenzione per l’impatto ambientale. Dall’impostazione di obiettivi chiari e della tracciabilità dei progressi, alla riduzione dell’impatto ambientale e delle emissioni, fino all’introduzione dei primi blister per medicinali al mondo realizzati con materiali di origine vegetale, Astellas ritiene che sia fondamentale utilizzare le nostre competenze, il tempo e le risorse per fare una differenza tangibile per il nostro Pianeta e contribuire a garantire un futuro vivibile per tutti.
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