Francesca Russo
Elena Nicoli
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Il progetto nasce dall’esigenza di sviluppare iniziative sempre più significative e di impatto per pazienti, caregivers, HCPs. Ha inoltre lo scopo di consolidare Dermatopia come hub per la Dermatite Atopica. “Atopos Lab” coinvolge un panel di specialisti selezionati, “Rising stars”, con l’obiettivo di rafforzare la connessione con la community social di Dermatopia e diventare un punto di riferimento anche per gli altri clinici. Attraverso “Atopos Lab”, le “Rising Stars” hanno un’occasione di apprendimento e di visibilità presso il pubblico e presso i loro pari, oltre che di collaborazione con un partner di valore come Sanofi. Per il pubblico l’opportunità di informarsi in maniera autorevole in ambito di Dermatite Atopica, attraverso uno strumento educativo nuovo e immediato. Un progetto win-win per tutti gli attori coinvolti.
Potreste descriverlo brevemente?
Un board editoriale di co-creazione dedicato alla produzione di contenuti video di edu-tainment (con l’obiettivo di educare attraverso l’intrattenimento, semplificando il linguaggio medico): formato da sei clinici “Rising Stars” selezionati per competenze native digitali e di comunicazione e adeguatamente formati per diventare veri e propri Digital Opinion Leader. I sei clinici, in qualità di consulenti in ambito di Dermatite Atopica, hanno realizzato “reels” per i canali social (Instagram, Tik Tok) “Dermatopia”. Consigli, suggerimenti e informazioni: contenuti di interesse espressi da voci autorevoli per sensibilizzare il pubblico sulla Dermatite Atopica e aiutare pazienti e caregivers nella gestione quotidiana della patologia. Per Sanofi, un’ulteriore conferma di essere un player attento nell’intercettare le esigenze del pubblico e nello sfruttare le potenzialità dei mezzi digitali.
Che risultati avete o volete raggiungere?
“Atopos Lab” edizione 2023/24 ha già raggiunto oltre 10 milioni di impressions totali e 8 milioni di reach totali con solo 17 video postati ad oggi. È in avvio la seconda edizione del progetto che coinvolgerà altre tre “Rising Stars” vs l’edizione precedente per un totale di nove, in attività di consulenza rivolte sia al pubblico che agli HCPs, con nuovi training formativi per ulteriori modalità di divulgazione dei contenuti e un posizionamento sempre più orientato all’edu-tainment in ambito Dermatite Atopica e, da quest’anno, anche Prurigo Nodularis.
Cosa pensate ci sia ancora da fare in questo ambito?
Oggi puntare all’edu-tainment è la chiave per essere vicini alle persone, fare disease awareness e trasformare gli standard di cura. Più di 10.000 persone di età superiore ai 18 anni, dopo gli anni della pandemia di COVID-19, trovano meno difficoltà a entrare in contatto su TikTok con “influencer medici” piuttosto che con operatori sanitari in un contesto tradizionale (Fonte: Doxa Pharma, Salute e social: il ruolo degli Health Influencer 2024). È fondamentale, dunque, investire su questo ambito per accorciare le distanze con il pubblico e posizionarsi come leader della salute.
Qual è l’aspetto principale della Digital Campaign che sarà più importante secondo voi nei prossimi anni?
Continueremo a evolvere la comunicazione in ambito farmaceutico adottando trend e linguaggi digitali sempre più vicino al pubblico. Questo significherà contenuti sempre più personalizzati e interattivi per sensibilizzare sulla patologia e offrire supporto a pazienti e caregivers, sfruttando la centralità di K.O.L, la forza dello storytelling e l’importanza della user experience per dare risposte ancora più puntuali e centrate.