In poco più di cento anni, i ghiacci perenni dell’Artico si sono dimezzati. Ai primi del Novecento coprivano in media una superficie di 8,5 milioni di chilometri quadrati quadrati. Oggi occupano una porzione di territorio che misura esattamente la metà: circa 4,5 milioni di Kmq. È quanto rivela una ricerca del National Snow & Ice Data Center statunitense, istituto di ricerca in materia preso l’Università del Colorado, citata dal sito ambientalista.
L’istituto ha ricostruito l’estensione dei ghiacci artici in inverno e in estate (a marzo e a settembre) dal 1850 ad oggi, utilizzando tutte le fonti esistenti, dalle ricerche scientifiche passate e presenti, ai dati grezzi degli istituti meteorologici di Danimarca, Canada, Usa e Russia, fino alle annotazioni dei giornali di bordo delle baleniere.
“In primo luogo, non c’è un momento negli ultimi 150 anni in cui l’estensione della superficie marina ghiacciata sia stata così piccola come in questi anni – commenta Florence Fetterer, direttore del centro ricerche dell’NSIDC -. In secondo luogo, il tasso di riduzione dei ghiacci marini negli anni recenti non ha precedenti nei dati storici. Terzo, le fluttuazioni naturali dei ghiacci marini nei decenni passati sono in genere più piccole della variabilità annuale”.