Caterina Razzovaglia
Claudia Celestina Valleris
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
“Realness 2023”, evento organizzato da Gilead, è nato dalla necessità di fare il punto con i clinici italiani sull’utilizzo del primo coniugato anticorpo-farmaco (ADC) per donne con tumore al seno triplo negativo metastatico (TNBC) a un anno dalla sua introduzione nel mercato italiano avvenuta nell’agosto 2022. Questo tipo di tumore rappresenta oggi circa il 15% di tutti i tumori mammari ed è caratterizzato dalla prognosi meno favorevole rispetto agli altri sottotipi biologici con un impatto profondo sulla sfera familiare, lavorativa e sociale. Il farmaco ha rappresentato una reale opzione di trattamento per una patologia con un altissimo unmet clinical need e ad oggi sono state trattate 1.700 donne italiane. Una reale innovazione nel trattamento di questa neoplasia. A un anno dalla sua disponibilità, abbiamo ritenuto fondamentale condividere e “far toccare con mano” agli oncologi che si occupano di questa neoplasia l’esperienza clinica con il farmaco. È nato così “Realness”, un evento educazionale, fortemente esperienziale e immersivo, in cui abbiamo messo i medici al centro per poter far vivere loro la nuova realtà nel trattamento di questa patologia che il nuovo farmaco consente.
Potreste descriverlo brevemente?
L’evento ha avuto tre caratteristiche principali: interattività, immediatezza e immersività, tutte consentite dall’uso delle tecnologie digitali più recenti tra cui l’intelligenza artificiale. Si è snodato attraverso relazioni frontali, tavole rotonde e masterclass tra relatori e partecipanti, al fine di sottolineare il valore terapeutico del farmaco, condividere le best practice, favorire il confronto sulla pratica clinica e offrire strumenti per la corretta identificazione del paziente. Ha visto la partecipazione di una faculty multidisciplinare composta da 30 esperti qualificati (oncologi, anatomopatologo, farmacologo, psico-oncologo, rappresentante associazione pazienti) e di oltre 130 clinici discenti. Si è svolto con sessioni plenarie interattive e altamente tecnologiche con domande e risposte poste dai partecipanti direttamente tramite App; Instant Pool attraverso i quali i relatori hanno potuto interpellare la platea e visionare le risposte in diretta via App e momenti di discussione utilizzando card virtuali. L’altro elemento innovativo dell’evento, molto apprezzato, sono state tre “Masterclass” immersive grazie alle tecnologie digitali. Abbiamo ad esempio utilizzato Avatar pazienti interpretati da due attrici in diretta per ricreare il confronto paziente medico finalizzato all’identificazione del paziente eleggibile. Abbiamo inoltre utilizzato l’Intelligenza Artificiale per dare un volto a sei casi clinici presentati da altrettanti medici il più interessante dei quali – giudicato dai medici presenti – è stato poi presentato in plenaria.
Che risultati avete o volete raggiungere?
I risultati sono stati davvero rilevanti: la partecipazione è stata di circa 130 medici, quasi il 100% di quelli invitati a partecipare, segnale evidente della necessità di questo tipo di iniziativa. Alto è stato anche il gradimento dell’intero evento: oltre il 70% ha ritenuto che gli obiettivi educazionali siano stati raggiunti.
Cosa pensate ci sia ancora da fare in questo ambito?
L’iniziativa è stata il primo tassello di una serie di eventi che ci auspichiamo di poter replicare anche a livello regionale. La formazione costante è essenziale per offrire ai centri di cura diffusi su tutto il territorio nazionale gli strumenti idonei per una corretta gestione del paziente. Inoltre, è importante assicurare una uniformità nell’approccio al paziente tra i diversi centri di cura.
Qual è l’aspetto principale del Marketing Education Program che sarà più importante secondo voi nei prossimi anni?
Nei prossimi anni sarà importante continuare a dialogare con clinici, pazienti, centri di cura e tutti i partner in ambito oncologico. E mettersi in ascolto, anche attraverso programmi educazionali, al fine di poter intercettare gli unmeet needs della classe medica a cui rispondere con strumenti di formazione efficaci che assicurino una presa in carico della donna con tumore al seno triplo negativo metastatico adeguata e omogenea su tutto il territorio.