Benedetta Bitozzi
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
L’inasprimento della competitività globale, il contesto geopolitico sempre più imprevedibile, le possibili prossime minacce di salute, le crisi economiche e la solidità del settore farmaceutico italiano ed europeo richiamano l’urgenza di inaugurare una nuova stagione fondata sulla fiducia tra le Istituzioni e l’industria per rilanciare l’attrattività dell’Italia nell’arena globale e contribuire al benessere economico e sociale del Paese. L’idea di questo progetto nasce dalla necessità di rafforzare la fiducia tra le istituzioni e l’industria farmaceutica per rilanciare l’attrattività dell’Italia a livello globale. Si rivolge alle istituzioni nazionali ed europee e al pubblico generalista nell’ottica di rafforzare e consolidare il brand Lilly.
Potrebbe descriverlo brevemente?
Storicamente presente in Italia come player strategico, Lilly nell’ottobre 2023 ha voluto inaugurare la stagione espansiva più importante dalla sua fondazione (nel 1959) con un piano di investimenti che consentirà al sito produttivo di Sesto Fiorentino di espandere la sua capacità grazie a nuove tecnologie, competenze, partnership e sostenibilità e portare trattamenti innovativi Made in Italy in tutto il mondo. “This is the Future” è stato un evento di taglio corporate/istituzionale di una mattina (tre ore di evento live nell’auditorium del Campus Lilly con diretta streaming su Ansa.it) che ha visto presenti alte cariche istituzionali (Ministro del Made in Italy e delle Imprese, Ministro della Salute; Vicepresidente del Senato; Ambasciatore USA in Italia; Sottosegretario alle infrastrutture) e rappresentanti delle istituzioni toscane (Presidente Regione, Sindaci di Firenze e Sesto Fiorentino). Ha avuto l’obiettivo di lanciare il massiccio piani di investimenti da 750 milioni di euro di Lilly in Italia e confermare l’impegno di Lilly per il paese. L’evento è stato supportato da un piano strutturato di PR e media relations.
Che risultati avete o volete raggiungere?
Gli obiettivi dell’evento erano:
L’evento ha generato 6 milioni di readership su stampa nazionale e la diretta streaming è stata vista da 3.000 persone.
Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
L’Italia è un’eccellenza globale per le competenze e il ruolo di un’industria farmaceutica di primo piano in Europa e nel mondo. Tuttavia, le crisi recenti hanno intensificato la competizione globale. Solo un’alleanza tra l’industria e le politiche farmaceutiche e sanitarie può consentire all’Italia di riprendere il primato e attrarre nuovi investimenti, fondamentali per resilienza, sicurezza e sviluppo economico.
Qual è l’aspetto principale dell’Institutional & Patient Event che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
In futuro, sarà essenziale organizzare eventi e iniziative di comunicazione aziendale integrati attraverso vari canali digitali e rivolti a un pubblico eterogeneo. È fondamentale mantenere un dialogo costante con stakeholder, istituzioni e pubblico generalista, costruendo una solida reputazione presso i pazienti. Le iniziative dovranno essere divulgabili e comprensibili, garantendo che l’innovazione nel settore sia apprezzata e supportata da tutti. Attraverso una comunicazione efficace, sarà possibile promuovere una maggiore consapevolezza riguardo alle sfide e opportunità nel campo della salute. Adottare un approccio proattivo nella gestione della reputazione aziendale, trasparente e orientata al bene comune, costruirà un rapporto di fiducia duraturo con il pubblico.