#lsea2024

Algo Talk

Elena Sgirciu

“Algo Talk” nasce dalla necessità di supportare la richiesta di aggiornamento scientifico in ambito dolore dei maggiori interlocutori che prendono in carico il paziente con dolore neuropatico/mixed pain. A realizzare il progetto è stata Alfasigma e noi ne abbiamo parlato con Elena Sgirciu, Pm Area orto, Alfasigma

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
L’idea è nata dalla necessità di supportare la richiesta di aggiornamento scientifico in ambito dolore dei maggiori interlocutori che prendono in carico il paziente con dolore neuropatico/mixed pain come neurologi, ortopedici, terapisti del dolore, fisiatri e Medici di Medicina Generale (MMG) con l’obiettivo di delineare alcune “best practices” da diffondere sul territorio nazionale in assenza di un approccio nazionale ben definito.

Potrebbe descriverlo brevemente?
Il razionale del progetto “Algo Talk” è quello di delineare percorsi per l’inquadramento del dolore acuto/cronico di diversa eziologia (dolore neuropatico, dolore nocicettivo, dolore misto) che consentano a specialisti di diverse discipline e ai MMG di orientarsi nella fase diagnostica, definendo anche i corretti trattamenti farmacologici e chirurgici, con particolare attenzione agli approcci più innovativi. Il corso si è svolto attraverso due fasi: la prima con 26 tavole rotonde in un percorso di formazione su tutto il territorio nazionale, sotto l’attenta supervisione di un board scientifico multidisciplinare. Questi incontri hanno permesso non solo di mettere al centro la gestione del dolore, coinvolgendo oltre 500 medici (specialisti e MMG), ma anche di raccogliere la loro opinione in merito ad alcune affermazioni sulla caratterizzazione e la gestione in particolare del dolore mixed attraverso una survey in diretta. La seconda fase, è stato un evento nazionale di presentazione e discussione dei risultati raggiunti durante la prima, con l’obiettivo formativo di approfondire, diffondere e consolidare le recenti evidenze sulle tre categorie di dolore, definite in ambito clinico come dolore neuropatico, nocicettivo e mixed.

Che risultati avete o volete raggiungere?
“Algo Talk” ha risposto ad un bisogno concreto della specialistica del dolore e della medicina generale, riunendo più di 500 specialisti/MMG che si sono confrontati per approfondire, consolidare e diffondere le recenti evidenze sulla terapia del dolore non oncologico, in particolare sul dolore neuropatico, nocicettivo e mixed. Il nostro obiettivo è quello di diventare il punto di riferimento per l’aggiornamento scientifico annuale in ambito dolore.

Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Vista la complessità del percorso diagnostico terapeutico e la mancanza di un approccio comune a livello nazionale, per poter gestire le sfide del prossimo futuro in ambito dolore è necessario continuare a supportare gli specialisti nel “fare cultura” e sensibilizzare tutti gli interlocutori coinvolti per la definizione di best practices condivise.

Qual è l’aspetto principale dell’ECM Education Program che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
Il tema del dolore non oncologico è molto sentito presso la classe medica ed è un vero unmet need del paziente che sperimenta dolore cronico. Il percorso diagnostico è molto complesso ed è a carico di diverse figure professionali che hanno necessità di un continuo aggiornamento e di un approccio “comune” nella gestione dei pazienti con dolore. Pertanto, l’aspetto più importante è sicuramente l’aggiornamento medico e il confronto tra specialisti e medicina del territorio.



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