Analisi del sangue per verificare il contagio con Zika sulle donne incinte sino a 14 giorni dopo la possibile esposizione al virus – e non come sinora consigliato solo per una settimana – e più attenzione ai possibili contagi sessuali da donne a uomini o da donne a donne. Sono queste in sintesi le raccomandazioni ‘aggiornate’ dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie di Atlanta (Cdc) per bloccare la diffusione della patologia che
crea malformazioni nei neonati.
Ampliare i tempi delle analisi a 14 giorni fornirà una diagnosi definitiva per molte più madri in dolce attesa e permetterà agli operatori sanitari una preparazione migliore in caso di contagio. Dopo il caso appurato di trasmissione del virus da una donna ad un uomo a New York, i Cdc ora raccomandano inoltre l’uso di metodi-barriera durante il sesso, quali profilattici sia maschili che femminili, in particolare per le donne incinte che devono prestare particolare attenzione anche se hanno partner dello stesso sesso.