(Reuters Health) – Secondo il Comitato sulle Comunicazioni dell’American Academy of Pediatrics, pediatri, genitori, settore e policy-maker devono unire le forze per limitare l’esposizione dei bambini alla violenza virtuale e reale.”Possiamo migliorare le classificazioni per aiutare i genitori a scremare meglio film, app, programmi video e giochi”, ha affermato Dimitri Christakis, direttore del Center for Child Health, Behavior and Development dell’Università di Washington. L’esposizione dei minori alla violenza è stata chiaramente associata a comportamento, pensieri e sentimenti aggressivi. “Molti americani credono che esista un legame tra la violenza sullo schermo e l’aggressione nel mondo reale”, sostiene Christakis. “Ma non ritengono che ciò riguardi anche i propri figli. Inoltre, gli stessi media spesso dipingono la questione come controversa, quando in realtà centinaia di studi hanno mostrato l’esistenza di una correlazione definitiva (anche se da piccola a moderata) tra violenza virtuale e aggressione nel mondo reale”.
La dichiarazione dei pediatri americani
La nuova dichiarazione dei pediatri americani sostiene che è il momento di ridurre questa esposizione nell’ottica dell’obiettivo generale di ottimizzare la salute e il benessere dei giovani. Il documento si articola in sei raccomandazioni:
– I pediatri devono affrontare il tema della violenza in occasione delle visite mediche, cercando di dare indicazioni sul contenuto – e non solo sulla quantità di ore – dei media guardati dai bambini.
– I genitori devono essere attenti a quali programmi guardano i loro figli e a quali giochi giocano (per esempio, i bambini al di sotto dei sei anni devono essere protetti dalla violenza virtuale e i giochi in cui si spara in prima persona non sono adatti a nessun bambino).
– Chi ha responsabilità sociali dovrebbe promuovere una legislazione che fornisca informazioni più precise sui contenuti proposti dai media e promulgare leggi per proibire un accesso semplice a programmi e giochi violenti.
– I pediatri devono raccomandare contenuti adatti ai bambini.
– I media che trasmettono news e informazioni devono essere consapevoli dei legami tra violenza virtuale e aggressione nel mondo reale.
– Il Governo dovrebbe supervisionare lo sviluppo di un sistema di classificazione robusto, valido e incentrato sulla partecipazione attiva dei genitori piuttosto che contare sul fatto che sia il settore ad autoregolamentarsi.
Fonte: Pediatrics
Will Bogs MD
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)