LA TELEMEDICINA NELLA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE
CON SCOMPENSO CARDIACO:
DALLA DIAGNOSI AL FOLLOW UP
RAZIONALE
Lo scompenso cardiaco è una malattia cronica con prognosi sfavorevole, fatale per il 50% dei pazienti entro cinque anni dalla diagnosi. In Italia, colpisce circa il 2% della popolazione, con una prevalenza che arriva al 15-20% tra gli ultraottantenni. La durata media di un ricovero è di 9,5-10 giorni, con una mortalità ospedaliera del 6-7%, che sale al 25-28% a un anno. Ogni ricovero costa in media 3.190 euro, contribuendo a una spesa sanitaria nazionale di circa 3 miliardi di euro all’anno, più della metà dei quali potrebbero essere evitati.
L’uso di tecnologie per la gestione a distanza potrebbe ridurre questi costi e migliorare la qualità della vita dei pazienti, facilitando un approccio multidisciplinare. In Puglia, percorsi dedicati per pazienti a rischio e il “Progetto Ponte” assicurano una gestione integrata tra medici di base e specialisti, permettendo una rapida presa in carico e un monitoraggio continuo dei pazienti da parte di un team multidisciplinare.