#lsea2024

IpsenFlow

Roberto Pecchia
Marcella Sutti
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“IpsenFlow” è la piattaforma implementata da Ipsen Italia per supportare l’interazione digitale tra il Field Representative e la classe medica. Abbiamo approfondito l’argomento con Marcella Sutti, Omnichannel Manager Ipsen, Roberto Pecchia, Head Business Excellence & Digital Solutions Ipsen

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
“IpsenFlow” nasce durante il periodo del Covid dal bisogno di trovare nuove modalità efficaci per comunicare con la classe medica. Data l’oggettiva difficoltà nel mantenere una presenza costante sul territorio, il team di progetto ha pensato ad una piattaforma di messaggistica personale per cogliere tutto il potenziale di uno dei canali più utilizzati dai medici durante il periodo pandemico: Whatsapp. Dall’ascolto dei nostri interlocutori, emergeva, infatti, il bisogno di mantenere un canale diretto e personale con l’azienda. Allo stesso tempo, era importante favorire un accesso alle informazioni che fosse da un lato certificato, dall’altro semplificato e a portata di mano, per superare l’overload di contatti digitali, caratteristico dell’era Covid. Successivamente, “IpsenFlow” è entrato a far parte a tutti gli effetti dell’offerta omnicanale di Ipsen grazie alle sue caratteristiche di: facilità nell’utilizzo, versatilità nella comunicazione e conformità alle procedure di compliance e privacy.

Potreste descriverlo brevemente?
“IpsenFlow” è la piattaforma implementata da Ipsen Italia per supportare l’interazione digitale 1:1 tra il Field Representative e la classe medica tramite l’utilizzo di sistemi di messaggistica personale: WhatsApp, SMS, Email. Questo sistema rappresenta una best-practice per collaborazione ed approccio omnichannel. Grazie a “IpsenFlow”, infatti, i colleghi di territorio possono avvalersi da un lato di un repository di contenuti predisposti e pre-approvati dal team cross-funzionale, dall’altro dell’integrazione delle anagrafiche e consensi privacy dei medici visitati. In questo modo, si disegna un communication flow semplice, efficace e in compliance, che il Field Representative può attivare in pochi passaggi, grazie ad un’applicazione dedicata. Ciò avviene in virtù della disponibilità di contenuti approvati e costantemente aggiornati, veicolati esclusivamente a medici che hanno dato il consenso. IpsenFlow consente, inoltre, un approccio personalizzato grazie alla scelta del canale e del tono di comunicazione a seconda delle preferenze dell’interlocutore. La presenza di una dashboard integrata consente, infine, di avere una visione completa sull’efficacia delle campagne di personal messaging.

Che risultati avete o volete raggiungere?
“IpsenFlow” continuerà a rappresentare anche per tutto il 2025 uno dei canali principali dell’offerta omnichannel di Ipsen. Dall’avvio del progetto sono già stati raggiunti importanti risultati: 150 utenti di Ipsen abilitati alla piattaforma, 13 indicazioni terapeutiche interessate, 60 template predisposti, 1250 messaggi inviati di comunicazione personalizzata. L’obiettivo per il prossimo anno sarà un utilizzo sempre più integrato di questo canale all’interno dell’offerta omnicanale e con un ventaglio maggiore di informazioni e contenuti di aggiornamento, in base alla preferenze individuali dei nostri interlocutori.

Cosa pensate ci sia ancora da fare in questo ambito?
Da una recente ricerca commissionata da Ipsen emerge come i medici abbiano preferenze eterogenee rispetto ai diversi canali di comunicazione adottati dalle aziende farmaceutiche. La parola chiave sarà, quindi, ancora di più “personalizzazione”. Solo così sarà possibile vincere la “guerra dell’attenzione” che si “combatte” ogni giorno nell’infosfera. Il medico percepisce il valore nella comunicazione digitale quando intravede una cura particolare nella sua preparazione. Quando essa si rivolge a lui o lei, con un nome e bisogni definiti, e non ad un soggetto indistinto ed indifferenziato. Parlando alla persona, quindi, non solo ad un target.

Qual è l’aspetto principale dell’Omnichannel & Multichannel Project che sarà più importante secondo voi nei prossimi anni?
L’intelligenza artificiale ha il potenziale per rivoluzionare anche l’ambito della comunicazione omnichannel pharma. Uno dei colli di bottiglia dell’omnichannel attualmente è, infatti, la produzione e approvazione dei contenuti, attività che richiedono un impegno di lavoro e tempo significativo per i team cross-funzionali. Su questo aspetto l’AI può dare una spinta importante, sempre nel rispetto della riservatezza dei documenti aziendali, ovviamente. In secondo luogo, l’intelligenza artificiale può rappresentare un valido alleato per elaborare la mole di dati raccolti sui diversi canali e perfezionare il giusto mix nell’offerta omnichannel. Questa trasformazione avverà, ovviamente, a patto di saper gestire tutte le sfide che questo nuovo approccio implica: sicurezza dei dati, eticità nella governance e intelligibilità degli algoritmi, per citarne alcune.



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