#lsea2024

Lilly Global Day of Service

il nostro impatto nella comunità

Silvia Quercioli

“Lilly Global Day of Service” è la giornata di volontariato Lilly a livello globale. Ne abbiamo parlato con Silvia Quercioli, Employer Branding and Employee Experience Communication Sr. Manager Italy Hub. Parte del team anche Cecilia Filoni, Associate - Employee Experience Communication, Roberta Galetta, Manager - Ethics & Compliance, Antonio Turbiglio, Manager – Omnichannel Customer Experience &3rd Party Channel, Andrea Baldini, Engineer-Process Engineering Insulin, Maria Domitilla Gatti, Associate – HSE, Violetta Amore, Sr. Associate - HR Business Partner Manufacturing

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge? 
Fare innovazione è anche la capacità di mettere insieme risorse e competenze già esistenti, creando nuove connessioni per rispondere in maniera più efficace e avere un impatto positivo per la comunità, affrontando bisogni e fragilità emergenti. Il volontariato d’impresa è una leva di innovazione sociale, che attiva partnership tra soggetti diversi (l’azienda e le no profit) per un obiettivo comune nel disegno e nella realizzazione di un’attività a impatto sociale/ambientale. Il volontariato d’impresa rappresenta un reale contributo al raggiungimento dei 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu. In quest’ambito si colloca il “Lilly Global Day of Service”, la giornata di volontariato Lilly a livello globale in cui ci riuniamo per servire le comunità in cui viviamo e lavoriamo. Come Team Lilly ci impegniamo attraverso progetti dedicati ad aiutare le nostre comunità e avere un impatto positivo, in linea con il nostro scopo di migliorare la vita.   

Potrebbe descriverlo brevemente? 
L’ultimo giovedì di settembre ci siamo riuniti per la Giornata del Volontariato Lilly a livello mondiale (16° Edizione) per servire le comunità. Questa giornata è resa ancora più importante dagli effetti della pandemia globale, dei cambiamenti climatici, dell’ingiustizia razziale, dei problemi di salute, della perdita del lavoro, dell’isolamento e della vulnerabilità sociale, etc. Ci siamo dedicati a tre progetti: migliorare la salute, contribuire all’ambiente, sostenere le persone vulnerabili. In specifico abbiamo servito a Dynamo Camp con lavori di manutenzione a beneficio del loro Open Day, collaborato con Legambiente alla pulizia di un parco cittadino e organizzato insieme a United Way un Autumn Party per i malati di Alzheimer e i loro caregiver. 

Che risultati avete o volete raggiungere? 
Contribuire concretamente nei suddetti ambiti, creare un forte engagement dei volontari Lilly, posizionare il nostro marchio in modo autentico. 

Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito? 
A seconda dei cambiamenti esterni, ci dobbiamo adattare velocemente per rispondere alle istanze più urgenti a livello sociale. 

Qual è l’aspetto principale del Corporate Social Responsibility che sarà più importante, secondo lei, nei prossimi anni? 
Il cambiamento climatico non soltanto per l’ecosistema ma anche per le conseguenze disastrose sulla salute umana e su fenomeni quali le migrazioni; la vulnerabilità a livello sociale (giovani con disagio psicologico, aumento del numero degli anziani, problematiche relative alle minoranze, etc.)



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