#lsea2024

Nuovo Mondo,
Onconauti in navigazione

Paola Tosi
Paola Morosini
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“Nuovo Mondo, Onconauti in navigazione” è un evento realizzato da Daiichi-Sankyo e Astrazeneca dedicato agli oncologi, per fornire nuove prospettive sulle terapie. Ne abbiamo parlato con Paola Tosi, Franchise Head Breast Disease, Oncology Sales, Daiichi-Sankyo e Paola Morosini, Oncology Medical Affairs Head, Astrazeneca

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
La fase d’ideazione è partita analizzando il punto di vista dei medici oncologi sulla malattia da una prospettiva professionale e umana. Durante un’approfondita ricerca tra interviste, articoli, discussioni online dei più affermati oncologi italiani, siamo rimasti colpiti da una frase dalla quale abbiamo poi preso ispirazione come metafora della navigazione. L’interpretazione del nuovo orizzonte terapeutico come “Nuovo Mondo”, come una terapia che rappresenta un cambio di paradigma nelle modalità di approccio alla malattia e l’euforia della conquista grazie all’efficacia del farmaco. In questo importante momento storico, ci è sembrato doveroso raccontare non solo la terapia e il farmaco come punti di arrivo della ricerca, ma anche come elementi di rinascita per i nostri medici, per i caregiver e per i pazienti.

 Potreste descriverlo brevemente?
Innovazione, engagement ed emozione sono stati gli elementi fondamentali dell’evento. L’evento ha visto coinvolti 200 oncologi a livello nazionale, 45 relatori di alto spessore scientifico e direttori ospedalieri di dipartimento. Nell’ambito del progetto sono state coinvolte diverse associazioni di pazienti, con lo scopo di conoscere i bisogni degli stessi e focalizzare l’attenzione di medici su tematiche attuali e sensibili. La parte centrale dell’evento è stata dedicata all’educazione e alla corretta gestione del farmaco valorizzando l’importanza dei dati di efficacia e garantendo ampio spazio di discussione alla pratica clinica. L’evento si è concluso con una tavola rotonda multidisciplinare con oncologi, istituzioni e direttori ospedalieri di dipartimento per attenzionare l’importanza di garantire un accesso anticipato a farmaci innovativi. L’evento ha avuto altresì una componente digital che ha permesso maggiore interattività e creatività nella fruizione dei contenuti.

Che risultati avete o volete raggiungere?
Gli obiettivi e i risultati certamente raggiunti in questo progetto sono stati:

  • la realizzazione di un evento innovativo e interessante per i partecipanti;
  • la valorizzazione dell’innovatività dell’ADC mediante la diffusione di messaggi chiave legati alla molecola.
  • l’utilizzazione di tecnologie innovative per la fruizione di contenuti scientifici che hanno permesso maggiore coinvolgimento dei partecipanti.

Cosa pensate ci sia ancora da fare in questo ambito?
Continuare a fare educazione sulla corretta gestione di farmaci innovativi contribuendo a migliorare lo standard di cura del trattamento del tumore al seno e aumentando l’aspettativa di vita delle pazienti. È importante continuare a favorire occasioni di confronto costruttivo tra gli oncologi così da supportarli nel definire sempre più in maniera efficace la corretta terapia per determinati tipologie di pazienti e il corretto utilizzo dei farmaci.

Qual è l’aspetto principale degli Eventi Stand Alone che sarà più importante secondo voi nei prossimi anni?
Uno degli aspetti principali di questi eventi è sicuramente quello di garantire sempre una comunicazione bilanciata e basata sull’evidenza scientifica per essere sempre al fianco dei medici oncologi e delle pazienti con l’obiettivo di offrire loro le migliori opzioni terapeutiche.



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