Gaia Al Mudarris
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
L’idea di realizzare il progetto “Luce sulla PCOS” è nata dal nostro impegno costante nel supportare le donne e sensibilizzare il pubblico sulla Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS). La PCOS è una patologia endocrino-ginecologica che colpisce una significativa percentuale di donne in età fertile, con importanti conseguenze sulla salute fisica e psicologica. Il progetto si rivolge a tutte le donne che convivono con la PCOS, ma anche al pubblico generale, agli stakeholder nel settore sanitario, comprese le istituzioni, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza e promuovere il dibattito scientifico sulla sindrome.
Potrebbe descriverlo brevemente?
“Luce sulla PCOS” è una campagna di comunicazione promossa durante il PCOS Awareness Month 2023. Il progetto ha incluso diverse iniziative, tra cui l’illuminazione del Colosseo con il colore associato alla PCOS, la partecipazione a una conferenza stampa in Campidoglio organizzata dall’associazione scientifica EGOI-PCOS, e una campagna social con l’hashtag #PCOSCONLETUEPAROLE per raccogliere le esperienze delle pazienti. L’obiettivo era sensibilizzare su questa condizione, fornire una piattaforma di condivisione per le donne e promuovere la revisione dei criteri contenuti nelle linee guida per la diagnosi.
Che risultati avete o volete raggiungere?
Il progetto ha raggiunto notevoli risultati in termini di copertura mediatica, con oltre 70 pubblicazioni su vari media e testate giornalistiche. La campagna social ha generato una copertura organica di oltre 43.000 account e 1.600 interazioni, raccogliendo 182 testimonianze dirette dalle pazienti. Vogliamo continuare a sensibilizzare il pubblico e le istituzioni sulla PCOS, migliorare la diagnosi e il trattamento, e supportare le donne nella gestione quotidiana della sindrome.
Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
C’è ancora molto da fare per migliorare la diagnosi e il trattamento della PCOS. È necessario continuare a sensibilizzare il pubblico e i professionisti della salute, promuovere la ricerca scientifica e aggiornare i criteri diagnostici. È anche fondamentale fornire supporto emotivo e psicologico, creando reti di supporto e risorse accessibili.
Qual è l’aspetto principale dell’Institutional & Patient Event che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
Nei prossimi anni, l’aspetto principale dell’Institutional & Patient Event sarà l’integrazione e la collaborazione tra istituzioni, medici e pazienti. È essenziale creare eventi che non solo informino, ma che sappiano anche coinvolgere attivamente le pazienti, dando loro voce e spazio per condividere le proprie esperienze. Questo approccio aiuterà a costruire una comunità di supporto più forte e a promuovere un dialogo aperto e continuo sulle necessità e le sfide legate alla PCOS, migliorando così la qualità delle cure.