Uno studio effettuato dagli astrofisici dell’università di Toronto suggerisce che gli esopianeti, ossia i pianeti al di fuori del nostro Sistema Solare, hanno maggior probabilità di contenere acqua allo stato liquido e di risultare abitabili rispetto al previsto. I pianeti con potenziali oceani potrebbero avere un clima che è molto più simile a quello terrestre rispetto a quanto previsto in precedenza. Gli scienziati pensavano che gli esopianeti si comportassero in maniera opposta rispetto alla Terra, ossia che mostrassero sempre la stessa faccia alla propria stella. Se così fosse, gli esopianeti ruoterebbero in sincrono con la propria stella mantenendo lo stesso emisfero perennemente illuminato, mentre l’altro sarebbe immerso nella perpetua oscurità.
Secondo il più recente studio, invece, nella rotazione intorno alla propria stella gli esopianeti ruotano su sé stessi ad una velocità tale da dare luogo ad un ciclo giorno-notte simile a quello terrestre: ciò significa che essi non ospiterebbero nessun lato oscuro perennemente congelato, e che l’acqua non sarebbe intrappolata all’interno di ghiacci eterni, anche se ciò non dimostra che si tratti di pianeti che ospitino forme di vita. Il ciclo giorno-notte, inoltre, potrebbe essere molto diverso da quello a cui siamo abituati: su questi esopianeti le giornate potrebbero avere una durata che varia da alcune settimane ad alcuni mesi. Secondo gli astronomi, comunque, molti di questi esopianeti dovrebbero essere in grado di trattenere un’atmosfera della stessa massa di quella terrestre. (Science Express online 2015, pubblicato il 15/1)