CAR-T: verso la terapia immunitaria universale dei tumori del sangue?

Un team della Perelman School of Medicine dell’Università della Pennsylvania, negli USA, ha dimostrato la potenziale efficacia di una nuova strategia di ampio respiro per applicare le cellule CAR-T al trattamento di tutti i tumori del sangue. A oggi le terapie basate su cellule CAR-T sono approvate solo per cinque sottotipi di tumori ematologici. I risultati di questa ricerca preclinica, guidata da Saar Gill e Carl June, sono stati pubblicati da Science Translational Medicine.

Lo studio
I ricercatori hanno usato cellule CAR-T ingegnerizzate per andare a colpire CD45, un marcatore di superficie presente su quasi tutte le cellule tumorali del sangue. Poiché CD45 si trova anche sulle cellule del sangue sane, il team di lavoro ha utilizzato l’editing genetico CRISPR per mettere a punto un “editing degli epitopi”, al fine di evitare una bassa conta ematica.

La tecnica consiste nel modificare un piccolo frammento della molecola bersaglio CD45 in una misura sufficiente a far sì che le cellule CAR-T non la riconoscano e che possa, al tempo stesso, continuare a funzionare all’interno del sistema immunitario del sangue.

“Uno svantaggio dell’attuale approccio alla terapia con cellule CAR-T è che ciascun trattamento deve essere sviluppato individualmente in base al tipo di cancro”, osserva Carl June, che ha sviluppato la prima terapia con le cellule CAR-T, “Questo studio pone le basi per un approccio universale che potrebbe potenzialmente espandere la terapia on cellule CAR-T a tutti i tumori del sangue”.

Fonte: Science Translational Medicine 2023

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