Il monitoraggio della pressione arteriosa domiciliare tra gli adulti con ipertensione è in grado di determinare una riduzione degli eventi cardiovascolari in modo sostanziale e di far risparmiare sui costi sanitari. È quanto emerge da una ricerca pubblicata dall’American Journal of Preventive Medicine e guidata da Yan Li, della Jiao Tong University di Shanghai.
Sulla base dei dati analizzati dal 2019 nell’ambito del Behavioral Risk Factor Surveillance System (BRFSS), il team ha fatto una proiezione dell’implementazione del monitoraggio della pressione arteriosa a domicilio, rispetto alle misurazioni tradizionali in ambulatorio.
Dall’analisi è emerso che il controllo della pressione a casa potrebbe portare a una riduzione – nell’arco di 20 anni – dei casi di infarto pari al 4,9% e del 3,8% di ictus.
In particolare, l’adozione del monitoraggio della pressione arteriosa domiciliare nelle aree rurali porterebbe a una potenziale riduzione di 21.278 casi di infarto miocardico per milione di persone rispetto a 11.012 casi di infarto miocardico per milione di persone nelle aree urbane.
Per quanto riguarda la spesa sanitaria, sempre nell’arco temporale di 20 anni, i ricercatori hanno calcolato – per i soli Stati Uniti – una media del 4,4% di risparmio annuale a persona e una media di 7.794 dollari in costi sanitari generali.
Fonte: American Journal of Preventive Medicine 2023