La tecnologia in aiuto della medicina. Uno smartwatch, infatti, potrebbe aiutare chi effettua il massaggio cardiaco su una persona in arresto, funzionando anche meglio di uno smartphone. Ad affermarlo è uno studio dell’Università di Ulsan, in Corea del Sud, pubblicato dalla rivista Resuscitation.
Lo studio
I ricercatori hanno sviluppato un’App per Android, da usare tenendo il telefono tra le due mani durante l’operazione, e per smartwatch, in grado di ‘dettare il tempo’ del massaggio e, grazie ai sensori interni, dare anche un’indicazione con un cambiamento di colore se la compressione è troppo o troppo poco profonda rispetto ai 5-6 centimetri ottimali per un adulto. L’App è stata testata poi da dieci operatori esperti in rianimazione, che hanno usato su un manichino entrambi i dispositivi con l’obiettivo di ottenere delle compressioni di 3,5 centimetri o di 5,5 centimetri.
Lo smartwatch si è rivelato più accurato nel dare la profondità corretta del massaggio, con un errore minore rispetto all’obiettivo dovuto probabilmente alla scomodità d’uso del telefono. “Se si indossa uno smartwatch è come avere un accelerometro inserito nel polso – scrivono gli autori – e questo può essere usato per aumentare le possibilità di salvare le persone”.