Le persone anziane o di mezza età che presentano elevati livelli di anticorpi di comuni virus quali Herpes simplex e cytomegalovirus, hanno scarse performance a livello di test cognitivi che valutano diversi aspetti, dall’orientamento alla comprensione, dalla memoria all’attenzione.
È la conclusione cui è giunto uno studio pubblicato su Alzheimer’s & Dementia da un team di ricercatori della Johns peggiori performance Hopkins Bloomberg School of Public Health.
Il gruppo di studio ha esaminato i livelli di anticorpi contro cinque comuni patogeni, Herpes simplex 1, cytomegalovirus, Varicella zoster virus e virus di Epstein-Barr, oltre al parassita Toxoplasma gondii, in 575 adulti di età compresa tra i 41 e i 97 anni, reclutati all’interno dell’Epidemiologic Catchment Area Study.
I partecipanti hanno fornito campioni di sangue e si sono sottoposti a test cognitivi e al Mini-Mental State Examination, un esame che valuta orientamento, attenzione, comprensione delle parole, memoria e percezione visiva.
E’ emerso che livelli elevati di anticorpi, sia contro il virus H. simplex 1 che contro il citomegalovirus, erano individualmente associati a ai test cognitivi a livello complessivo.
“L’idea che le infezioni comuni possano contribuire al declino cognitivo e forse al rischio di Alzheimer era una volta ai margini e rimane controversa, ma in virtù dei risultati come quelli di questo studio, sta iniziando a ottenere maggiore attenzione da parte della comunità scientifica “, conclude l’autore senior Adam Spira, professore presso il Dipartimento di salute mentale della Bloomberg School.
Fonte: Alzheimer’s & Dementia 2023