Una serie di composti chimici che si accumulano nella vagina, e che potrebbero derivare dai prodotti per l’igiene personale, può contribuire alla nascita pretermine nelle donne in attesa. È quanto osservato da uno studio pubblicato da Nature Microbiology, condotto da un team del Columbia University Irvine Medical Center (USA).
La nascita si definisce pretermine quando il neonato viene alla luce prima di 37 settimane di gravidanza; è la principale causa di morte neonatale e può causare una serie di problemi nel corso della vita del neonato. Circa due terzi delle nascite pretermine avviene spontaneamente e non ci sono metodi per predire o prevenire questa condizione.
Lo studio
Il team di ricerca ha concentrato la propria attenzione sul metaboloma della vagina, il set completo di molecole, inclusi metaboliti, prodotti da cellule e microogranismi a livello locale, e molecole e composti che provengono da fonti esterne. I ricercatori hanno identificato, così, più di 700 diversi metaboliti nel metaboloma del secondo trimestre di gravidanza di 232 donne incinte, di cui 80 sono andate incontro a parto pretermine.
Diversi metaboliti sono risultati essere composti chimici non prodotti dall’uomo o da microbi, denominati xenobiotici perché estranei all’organismo, come dietanolamine, etil-beta glucoside, tartrato e acido etilenediaminotetracetico, che si possono trovare in prodotti cosmetici o di igiene personale.
Attraverso l’apprendimento automatico, il team ha sviluppato un algoritmo, basato sui livelli di metaboliti, in grado di predire la nascita pretermine con un buon grado di accuratezza, aprendo così la strada a una potenziale diagnosi precoce del rischio parto prematuro.
Fonte: Nature Microbiology 2023