(Reuters) – Dopo due anni di contenzioso con Gilead e il verdetto che ha riconosciuto alla casa farmaceutica Merck & Co la validità dei suoi due brevetti per i farmaci contro l’epatite C, la giuria di San Josè in California ha iniziato a sentire le parti per definire quanto Gilead dovrà a Merck. Bruce Henderson, un avvocato della Merck, ha dichiarato che la società ha chiesto una royalty del 10% sulle vendite statunitensi di Gilead pari a quasi 21 miliardi per gli 2014 e 2015. Merck ha anche chiesto una royalty del 10% sulle vendite di Sovaldi (sofosbuvir) e Harvoni (ledipasvir 90 mg/sofosbuvir 400 mg) che hanno generato in tutto il mondo 19,2 miliardi di dollari nel 2015. Dopo il verdetto le azioni della Gilead sono scese di 1,92 dollari. mentre quelle della Merk sono salite di 57 centesimi arrivando a 53,60 dollari. Non è ancora stato chiarito se la Gilead andrà o meno in appello.
La querelle
Nel 2013 Merck ha attaccato Gilead sostenendo che il principio attivo Sofosbuvir avesse violato i brevetti in possesso della Merck (caso No. 13-cv-4057). Gilead, di contro, ha chiesto alla Corte distrettuale della California di invalidare i brevetti, sostenendo che non descrivevano chiaramente gli effetti del farmaco contro l’epatite C. Il contenzioso è proseguito fino allo scorso mese, quando il giudice distrettuale americano Beth Labson Freeman ha stabilito che la vendita e l’uso di farmaci di Gilead ha violato i brevetti di Merck.
Roy Carroll e Andrew Chung
Reuters Health
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)