(Reuters Health) – Il diabete post-trapianto (PTDM), proprio come il diabete di tipo 2, è una malattia in cui sono compromessi il rilascio sia dell’insulina che del glucagone. La PTDM, che può seguire il trapianto renale in più del 25% dei pazienti, è associata ad un aumento di mortalità per eventi cardiovascolari. Secondo l’osservazione di un gruppo di ricercatori del nord Europa, l’ormone della famiglia delle incretine noto come Glucagon–like peptide 1 (GLP-1), potrebbe riuscire a gestire l’anomala secrezione dei due ormoni.
La ricerca, pubblicata sulla rivista internazionale Diabetes Care, ha riguardato 24 pazienti sottoposti a trapianto di rene, di cui la metà con PTDM. I ricercatori hanno esaminato se l’aumento di glucagone nel sangue potesse svolgere un ruolo nel diabete post-trapianto e hanno quindi osservato gli effetti di GLP-1 in condizioni di digiuno o iperglicemia su insulina e glucagone.
Secondo i risultati di questo studio, sostenuto dalla Norvegia Health Authority e dalla Diabetes Association norvegese, le infusioni di glucosio ai pazienti con PTDM hanno mostrato una ridotta soppressione di glucagone accoppiata ad una ridotta stimolazione di insulina. “I nostri risultati – ha spiegato a Reuters Health Thea A.S. Halden dell’Oslo University Hospital – suggeriscono quindi che la fisiopatologia della PTDM, oltre ad una inadeguata secrezione di insulina, comporta anche alterazione dei livelli di glucagone nello stato iperglicemico indotto da glucosio”.
La somministrazione esogena di GLP-1 sembra tuttavia migliorare queste carenze ormonali nei pazienti con PTDM. “Il nostro studio – ha commentato Halden – suggerisce una spiegazione razionale per l’utilizzo di una terapia a base di incretine nei pazienti con PTDM. Sulla base dei nostri risultati – ha concluso – speriamo che da oggi vengano intrapresi studi controllati a lungo termine sulle incretine e placebo per valutare l’effetto sui pazienti con PTDM.”
FONTE: Diabetes Care 2016
Will Boggs MD
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)