Una meta-analisi presentata in occasione del congresso della Società
Europea di Pneumologia, a Barcellona, ha mostrato che la combinazione fluticasone furoato, umeclidinio e vilanterolo e la combinazione umeclidinio e vilanterolo di GSK si distinguono per efficacia rispetto alle altre terapie a disposizione dei malati con BPCO.
L’analisi statistica di dati aggregati prodotti da più studi comparativi, è stata usata per confrontare la triplice e la duplice terapia e la sicurezza dei trattamenti destinati alla medesima indicazione clinica.
Dalla metanalisi emerge che la terapia con fluticasone furoato, umeclidinio e vilanterolo porta a esiti clinici favorevoli in termini di miglioramento della funzionalità polmonare e riduzione delle riacutizzazioni.
Per quanto riguarda umeclidinio e vilanterolo, i risultati rafforzano le evidenze
dell’efficacia a lungo termine, con un miglioramento significativo del trough FEV1, un parametro fondamentale per la valutazione della funzione polmonare attraverso la spirometria, rispetto sia ai broncodilatatori in monoterapia e alle combinazioni doppie LAMA/LABA.
I ricercatori hanno analizzato circa 10.000 studi nel corso di 3 anni e mezzo (dal 17 marzo 2017 al 16 ottobre 2020) e ne hanno identificati 23 che rispondevano ai criteri di inclusione: 15 studi che riportavano i dati di
trough FEV1 a 12 settimane, 5 studi a 24 settimane e 17 studi che riportavano invece i dati sul tasso di riacutizzazioni. Il miglioramento della funzione polmonare a 12 e 24 settimane è risultato significativamente maggiore per fluticasone furoato, umeclidinio e vilanterolo rispetto alle terapie di confronto, sia duplici che triplici a singolo erogatore (specificamente, entrambi i dosaggi di budenoside, glicopirronio e formoterolo). Sul fronte delle riacutizzazioni, nella meta analisi sono stati inclusi 17 studi.
La combinazione fluticasone furoato, umeclidinio e vilanterolo è risultata significativamente più efficace nel ridurre il tasso annuale di riacutizzazioni rispetto alle terapie duplici e ad entrambi i dosaggi di budenoside, glicopirronio e formoterolo ed è numericamente superiore a beclometasone dipropionato, formoterolo e glicopirronio con una differenza del 27%.
Per la duplice i ricercatori hanno preso in esame 8.171 studi, selezionandone
49 in base ai criteri di inclusione richiesti. Al momento sono disponibili i dati relativi al trough FEV1. L’associazione umeclidinio e vilanterolo ha dimostrato in questo caso un miglioramento decisivo della funzionalità respiratoria rispetto alle altre terapie prese in esame, broncodilatatori singoli o combinazioni duplici, sia a 12 che a 24 settimane. In particolare si è osservato un vantaggio importante su glicopirronio/formoterolo di 87 mL e di 42-55 mL rispetto ad entrambi i dosaggi di tiotropio/olodaterolo.