La notizia arriva dallo studio Espad condotto dall’Istituto Ifc-Cnr: in Italia è cresciuto il consumo di psicofarmaci senza prescrizione medica nelle fasce di età più giovani, in particolare tra le ragazze tra i 15 e 19 anni. Un fenomeno che la ricercatrice dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionle delle Ricerche (Ifc-Cnr), Sabrina Molinaro, definisce preoccupante.
“C’è un pattern di uso completamente differente rispetto alle altre sostanze, infatti le ragazze consumano più psicofarmaci dei ragazzi. Chiaramente stiamo parlando di misuso, quindi fuori da percorsi di trattamento”, ha chiarito Molinaro. Per la ricercatrice, si tratta di “un mercato”, che comprende soprattutto “benzodiazepine e ansiolitici”, assunti senza prescrizione medica: “Se li procurano – dice Molinaro all’Ansa – in parte in casa, in parte attraverso false ricette”.
Nella classifica stilata dallo stesso studio, che riporta anche le sostanze psicoattive illegali più diffuse tra i giovanissimi, al primo posto c’è la cannabis, con il 18% degli studenti che ha assunto almeno una sostanza illegale nel 2021. Al secondo posto ci sono le Nps (Nuove Sostanze Psicoattive). “La classifica – sottolinea Molinaro – prende in considerazione solo le sostanze psicoattive illegali, quindi non comprende gli psicofarmaci senza ricetta medica. Se volessimo parlare di sostanze psicoattive in genere – ha concluso- al primo posto ci sarebbe l’alcol, poi la cannabis, poi gli psicofarmaci senza prescrizione medica e le Nps”.