Bambini: tranquillità e ascolto stimolano la creatività

idea bambinoPochi ormai non conoscono la vicenda del piccolo Matteo della provincia di Ferrara. Il bambino di III elementare che ha inventato la nuova parola petaloso “promossa” dall’Accademia della Crusca ha infatti fatto letteralmente impazzire il web. Secondo Carla Carlevaris, psicologa e responsabile della Ludoteca dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, che sullo sviluppo della creatività lavora con i piccoli ricoverati, perché in una fase in cui la paura tende a bloccarli questo aspetto è vitale per far loro assimilare al meglio un’esperienza spesso difficile come quella dell’ospedale, la maestra del bambino non ha fatto altro che valorizzare un momento creativo del piccolo.

La creatività
La creatività che il bimbo ha mostrato secondo l’esperta “è una capacità innata di ogni essere umano, un ponte intermedio tra il mondo interno, fatto di emozioni, e il mondo esterno, qualcosa che ci permette di crescere ed elaborare le esperienze e i vissuti e che rende plasmabile il confine tra realtà e fantasia”. Per stimolarla non serve molto: a volte bastano silenzio, tranquillità e l’ambiente giusto, e a ciò bisogna aggiungere la capacità d’ascolto, perché al bimbo serve fiducia che quello che ha dentro possa in qualche modo suscitare interesse all’esterno “poiché la creatività è anche capacità di elaborazione servono tranquillità e silenzio, l’ambiente giusto perché il piccolo possa utilizzare quello che trova per esprimersi- sottolinea infatti Carlevaris-fondamentale è poi l’ascolto, una sorta di ‘accoglienza’ del mondo interno del bambino. Importante, infine, è l’interesse più del giudizio su ciò che ha fatto”. Secondo l’esperta per stimolare i piccoli si possono utilizzare ” tutti i canali espressivi, mettendo a disposizione qualunque strumento: colori, creta, sabbia, parole, costruzione di storie e narrazioni”.

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